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Cronaca

Bassona senza naturisti? Gli operatori: "Lido di Dante in ginocchio"

Stop ai naturisti a Lido di Dante? Gli operatori turistici non ci stanno e già stanno quantificando gli effetti economici delle disdette di turisti storici naturisti

Stop ai naturisti a Lido di Dante? Gli operatori turistici non ci stanno e già stanno quantificando gli effetti economici delle disdette di turisti storici naturisti che probabilmente quest'anno voleranno verso altri lidi. Nella piccola economia di Lido di Dante il peso del 'turismo del nudo' nella spiaggia poco distante della Bassona si fa sentire eccome. Nella agenzie di affitti di appartamenti, bar, ristoranti, negozi la lamentela è comune: il lido rischia di finire in ginocchio, se si sommano anche gli effetti della crisi economica.

IN PIZZERIA. Per esempio in una pizzeria del posto si stima “nel 40% la perdita secca nei week-end da quando è iniziato il clima di repressione”. Non va bene neanche per chi affitta appartamenti (l'unica soluzione residenziale, assieme ai campeggio, visto che a Lido di Dante non ci sono hotel). Così spiegano da un'agenzia di affitti di appartamenti per le vacanze: “Ci sono 800 famiglie  di naturisti stranieri, storicamente frequentanti Lido di Dante, che non vengono più. Una perdita secca ed inspiegabile se si considera che queste persone non stanno solo a Lido di Dante, ma girano anche in altre località frequentando negozi a Ravenna, così come negli altri lidi”.

ALL'IMMOBILIARE. Questa la riflessione dell'affitta-appartamenti: “La maggioranza degli operatori turistici di Lido di Dante non capisce una presa di posizione così negativa da parte di sindaco e autorità. Anche noi chiediamo regolamentazione, ma vediamo solo repressione. Vuol dire che, dopo che le attività saranno andate male, anche il Comune incasserà meno di tasse. Nessuno vuole andare contro la legge, bisogna solo trovare una via di mediazione”.

ALLO STABILIMENTO BALNEARE. Anche chi ammette di non avere un gran ritorno dal turismo nudista (“Qui il problema è la spiaggia, che non permette di dare servizi anche ai 'vestiti'”),  in quanto i naturisti usano la spiaggia libera, apre però al fatto che “l'indotto c'è: parlano di 6.000 persone al week-end anche se io sinceramente non le ho mai contate”. Lo dice un gestore di uno dei quattro bagni di Lido di Dante. Che aggiunge: “Ben venga questo indotto turistico se ben regolamentato, se ha un'area di spiaggia recintato e con servizi”.

Però, la realtà, secondo il bagnino, è un'altra: “Il problema è che questo turismo è allo stato brado. E assieme a chi ci crede viene anche un turista del sesso, selvaggio”. E questo farebbe da deterrente per il turismo famigliare: “Non è possibile che una famiglia si faccia una passeggiata in spiaggia con un bambino e torni dicendo di aver sorpreso persone nelle frasche a fare sesso”. Mentre la mancata regolazione produce abusivismo: “Per l'assenza di servizi, nella spiaggia della Bassona è pieno di abusivi che vendono anche bibite e la piadina, dov'è qui il rispetto delle norme igieniche?”.

LA MANIFESTAZIONE. Sabato dalle 10 alle 13 si terrà una manifestazione di protesta dell'Aner, l'associazione dei naturisti emiliano-romagnoli, in centro a Ravenna. Poi domenica l'atto di forza: una “catena umana” di naturisti, in difesa dell'apertura della spiaggia, chiaramente nudi, alla Bassona. Intanto, Il sindaco ha aperto uno spiraglio di dialogo, ma  gli esercenti di Lido di Dante temono che quest'estate la località finirà in ginocchio.

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