rotate-mobile
Cronaca Lugo

Lugo ricorda Cristiana Ferretti con la presentazione di un libro

Il 9 gennaio 2012 moriva a Lugo, a soli ventisei anni, Cristiana Ferretti a seguito di una malattia che nel tempo l'aveva resa cieca. Cristiana viveva la menomazione della vista come una potatura che l'induceva a coinvogliare una maggiore dose di amore in quello che le era restato, come la voce, la sua grande passione

L'attesa per la presentazione del libro "Cristiana. Non ho paura di andare da Gesù", di Fabio Cavallari coinvolgerà, quasi certamente, circa un migliaio di persone. L'appuntamento è per sabato alle ore 21, alla Chiesa della Collegiata di Lugo; alla presentazione del libro saranno presenti l'autore e don Leonardo Poli, mentre a condurre la serata sarà presente l'attrice Barbara Bovoli. Presenzierà alla serata anche il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi.

Il 9 gennaio 2012 moriva a Lugo, a soli ventisei anni, Cristiana Ferretti a seguito di una malattia che nel tempo l'aveva resa cieca. Cristiana viveva la menomazione della vista come una potatura che l'induceva a coinvogliare una maggiore dose di amore in quello che le era restato, come la voce, la sua grande passione. Non è una biografia quella raccolta nelle pagine del libro, ma la narrazione temporale di una vita condotta guardando al mistero. "Non ho paura di andare da Gesù" disse Cristiana a nove anni, quando si palesò la sua malattia; una frase ripetuta a quindici anni, poi a venti, ovvero a pochi giorni prima dell'ultimo cammino.

Nonostante questo vada ricordata una vita vissuta pienamente, con coscienza e certezza dello scopo: tra l'altro Cristiana conosceva il suo destino e amava con spregiudicata gentilezza e savoir faire ogni cosa della vita perché sapeva, allo stesso tempo, di essere amata. Cantava le liriche di Dio, con la tecnica e con il cuore. Intonava l'amicizia con la schiettezza e l'affetto puro dei bambini, senza sovrastrutture, impostazioni, doveri o risposte confezionate.

"Cristiana amava cantando e cantava perché era contenta, non perché stesse bene, ma esclusivamente perché si sentiva amata". Fabio Cavallari, giornalista e scrittore luinese, non è nuovo a produrre testi che hanno come protagonisti persone abbracciate dal dolore. In lui, dichiaratamente non credente, c'è una ricerca continua, quasi spasmodica, del senso per la vita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lugo ricorda Cristiana Ferretti con la presentazione di un libro

RavennaToday è in caricamento