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Cronaca Bagnacavallo

Da Bagnacavallo le opere grafiche delle Cappuccine volano ad Atene

La mostra è composta da una selezione di 62 opere grafiche provenienti dalle collezioni del Gabinetto delle Stampe e ha come filo conduttore le poetiche di denuncia sociale nella grafica italiana dagli anni '60 a oggi

Mercoledì è stata inaugurata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene la mostra "L’incisione come commento sociale", allestita dal Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo in seguito all’invito ricevuto da parte degli organizzatori dell’Athens Print Fest 2018. Sono intervenuti, accanto agli organizzatori e al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene Anna Mondavio, il sindaco di Bagnacavallo Eleonora Proni e il direttore del Museo Civico delle Cappuccine Diego Galizzi.

Una mostra che unisce Bagnacavallo e Atene

La mostra è composta da una selezione di 62 opere grafiche provenienti dalle collezioni del Gabinetto delle Stampe del museo bagnacavallese e ha come filo conduttore le poetiche di denuncia sociale nella grafica italiana dagli anni Sessanta a oggi. Tra i pezzi esposti ci sono nomi importanti dell’incisione come Giancarlo Vitali, Ennio Calabria, Renzo Vespignani, Giulio Ruffini e Trento Longaretti, ai quali si affiancano opere di artisti di generazioni più giovani come Agim Sako, Roberta Zamboni, Ivan Piano e molti altri, per un totale di quasi trenta artisti rappresentati. La mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene, che rimarrà visitabile fino alla fine di ottobre, si inserisce all’interno dell’Athens Print Fest come momento di dialogo tra la grafica artistica greca, quella cipriota e quella italiana. Il progetto è organizzato dall’Athens Printmaking Art Center e curato dalla storica dell’arte Nelli Kyriazì.

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