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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Daini in pineta, Spadoni torna sul tema: "Da troppo tempo non se ne sa più nulla"

"Non sono mai stati resi noti i risultati conseguiti o, addirittura, non vi sono state certezze sull'effettiva attuazione dei programmi".

Il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni riporta in auge il tema dei daini, sottolineando come da anni non si sappia più nulla.

“Il tema dei daini e del loro accrescimento esponenziale, per molto tempo è stato “gestito” dalla Provincia in modo superficiale, fatta eccezione degli ultimi anni in cui la questione è esplosa e l’ente l’ha dovuto  considerare, obtorto collo,  come un’emergenza da risolvere a senso unico mediante l’abbattimento.  Decisione, come si sa,  approvata  a suo tempo dagli uffici competenti ed espressamente  deliberata dalla  Giunta dell’ente, la quale ha poi fatto retromarcia mostrandosi disponibile – almeno a parole - a individuare proposte alternative alla soppressione di questi mammiferi. Alla fine del 2013 il citato ente provinciale parlava di “fase approfondimento”, precisando come la cattura  e l’eventuale trasferimento non fossero possibili prima della primavera. In realtà non si è mai capito a  quale primavera si riferisse,  così com’è stato altrettanto approssimativo  l’esito dei vari contatti alternativi  all’abbattimento selettivo dei  capi censiti.   Oltretutto nel ‘programma di gestione del daino’ redatto dalla Provincia stessa, oltre al preciso censimento erano declinate le modalità per contenere l’aumento della popolazione mammifera vivente nell’area del preparco della Pineta di Classe assieme al controllo della fertilità e altri interventi ecologici. Una serie d’iniziative delle quali, tuttavia, non sono mai stati resi noti i risultati conseguiti o, addirittura, non vi  sono state  certezze sull’effettiva attuazione dei programmi.  Si tratta di una situazione, insomma, con molte ombre e poche luci di cui anche oggi si conoscono ben pochi particolari, tenuti sempre molto riservati  dall’ente per evitare nuove gaffe.   Tutto questo con l’aggravante che lo stesso ente provinciale ha continuato ad’occultare l’intera questione in ossequio alla decantata trasparenza della Pubblica amministrazione, nel tentativo di assistere alla chiusura del citato ente di piazza dei Caduti per poi passare il pallino alla Regione.  Infine poi  la domanda sorge spontanea. Com’è stata gestita  nel suo insieme la partita in oggetto e qual’ è in questo momento la situazione dei daini sul nostro territorio e a chi compete la gestione complessiva?

I consiglieri provinciali, dunque,  non sapranno nulla…ma nemmeno i cittadini conosceranno la verità”.

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