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Cronaca

Il lavoro irregolare? Si annida soprattutto nel turismo e al porto

Il Porto di Ravenna e gli operatori turistici a Rimini. Sono questi gli ambienti col maggior tasso di irregolarita' pescati nel 2013 dalle Direzioni provinciali del lavoro dell'Emilia-Romagna

Il Porto di Ravenna e gli operatori turistici a Rimini. Sono questi gli ambienti col maggior tasso di irregolarita' pescati nel 2013 dalle Direzioni provinciali del lavoro dell'Emilia-Romagna. Il quadro e' stato disegnato questa mattina a Bologna, presentando i dati relativi alle ispezioni dell'anno scorso. A Rimini, spiega la responsabile della Dpl Raffaella D'Atri, su 1.357 aziende ispezionate nel 2013, ne sono state sanzionate 726, di cui 471 nel solo terziario, "che a Rimini operano soprattutto in ambito turistico. Pizzicati in condizioni irregolari 765 lavoratori su 1.791, di cui in nero 460

(circa il 60%). Sospese 78 aziende, "in crescita rispetto all'anno precedente- sottolinea D'Atri- e il trend continua a salire: abbiamo registrato un 40% di provvedimenti nei primi tre mesi del 2014". L'imponibile evaso accertato supera i 500.000 euro, di cui 470.000 nel terziario.

Per quanto riguarda Ravenna, invece, "la situazione piu' delicata e' legata al Porto, come emerge anche dai 206 casi contestati nel settore industriale, sui 273 in totale, di appalti e somministrazione di lavoro illeciti". A Ravenna, nel 2013, la Direzione provinciale del lavoro ha svolto 1.195 controlli in azienda, comminando sanzioni in 430 casi: 1.080 sono i lavoratori risultati irregolari (su 2.027 verificati), di cui 182 in nero. Sono infine 36 le aziende sospese per irregolarita'.

L'evasione sui contributi accertata ammonta a 4,6 milioni di euro, di cui 2,7 milioni solo nel settore dell'industria. Nella provincia di Forli'-Cesena, invece, le ispezioni della Direzione del lavoro sono state 1.068, coinvolgendo 1.456 lavoratori: 683 le sanzioni comminate alle aziende (la maggior parte in edilizia e servizi), 672 gli addetti colti in situazione irregolare, di cui 211 in nero. Sono 69 le aziende sospese e 4,3 milioni di euro l'imponibile evaso. (Agenzia Dire)

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