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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Digi&Lode, i genitori "smart" donano 100mila euro alle scuole

Ogni volta che un cliente attiverà uno o più dei servizi digitali citati, concorrerà a incrementare un punteggio che verrà ripartito tra le scuole del suo comune

Bolletta online, domiciliazione bancaria, iscrizione ai servizi online, app interattive per gestione utenze, raccolta differenziata e servizio idrico, senza dimenticare l’autolettura digitale e anche Fast Check Up, un nuovo strumento digitale che consente di capire come si sta utilizzando l’energia e in che modo intervenire per ridurre i propri sprechi, a vantaggio dell’ambiente e del portafoglio. Da oggi, scegliendo di utilizzare uno o più di questi strumenti, messi gratuitamente a disposizione da Hera per i suoi clienti, famiglie e cittadini potranno accumulare punti convertibili in contributi economici per le scuole, allo scopo di finanziare progetti di digitalizzazione. È questo, in sostanza, il funzionamento di Digi e Lode, il nuovo progetto del Gruppo Hera presentato a Ravenna alla presenza di Ouidad Bakkali, assessora alla Pubblica istruzione, Massimo Cameliani, assessore a Sviluppo economico e Ravenna digitale del Comune di Ravenna e di Cristian Fabbri, amministratore delegato di Hera Comm.

Digi e Lode mira a contribuire alla digitalizzazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio servito, sia pubbliche che paritarie. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Ravenna e di tutti i Comuni del ravennate. In piena sintonia con il Piano Nazionale Scuola Digitale - che individua proprio nella digitalizzazione un elemento strategico per la formazione dei giovani e lo sviluppo dei territori – Digi e Lode si basa sulla consapevolezza dei veloci cambiamenti che caratterizzano il mondo di oggi, nel quale si aprono scenari fino a poco tempo fa impensabili. Ma le competenze e i saperi necessari ad affrontarli possono svilupparsi solo grazie a una serie di strumenti innovativi, di cui dotare - anzitutto - scuole, studenti e insegnanti. Digi e Lode è un progetto che fa parte della più ampia proposta educativa de La Grande Macchina del Mondo che Hera rivolge tutti gli anni alle scuole del territorio, patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale.

“Accogliamo con grande soddisfazione questo progetto – commentano gli assessori Ouidad Bakkali, alla Pubblica istruzione e Massimo Cameliani, a Sviluppo economico e Ravenna digitale – perché offre aspetti educativi e solidaristici legati all’importante obiettivo di migliorare le dotazioni digitali delle scuole del nostro territorio. I cittadini sono invitati a prestare maggiore attenzione all’ambiente utilizzando strumenti più agili e veloci e, contemporaneamente, regaleranno l’opportunità a tanti studenti di acquisire maggiori competenze proprio nell’uso di moderni mezzi di apprendimento”.

Come funziona Digi e Lode?

Ogni volta che un cliente attiverà uno o più dei servizi digitali citati, concorrerà a incrementare un punteggio che verrà ripartito tra le scuole del suo comune. Per il cliente, inoltre, è possibile scegliere la scuola cui destinare il punteggio acquisito compilando il form sul sito web dedicato all’iniziativa digielode.gruppohera.it. In questo modo i punti verranno attribuiti alla scuola scelta e acquisteranno un valore maggiore, venendo moltiplicati per 5 volte. Nell’anno scolastico in corso (2017/2018), il Gruppo Hera premierà le 40 scuole del territorio (30 nei comuni con più di 50.000 abitanti e 10 nei comuni sotto i 50.000 abitanti) che avranno raggiunto i punteggi più alti con 100.000 euro complessivi, 2.500 euro ciascuna, per progetti di digitalizzazione. 

Nel Piano Nazionale Scuola Digitale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono illustrati i numeri che hanno portato alla nascita di Digi e Lode, un contributo che il Gruppo Hera vuole portare allo sviluppo del territorio, in continuità con le strategie aziendali che individuano nell’innovazione uno dei punti cardine e in coerenza con gli indirizzi dettati dall’Agenda Globale dell’Onu al 2030. Dal documento, infatti, emerge che l’Italia è 25esima su 28 in Europa nel Digital Economy Index, l’indicatore che misura la transazione al digitale nell’economia e nella società. L’indice, che viene calcolato tenendo in considerazione, tra le altre cose, la connettività, la diffusione delle competenze digitali (il capitale umano), l’utilizzo che si fa di internet, la digitalizzazione delle imprese, relega quindi il Paese tra quelli con le peggiori performance. Ecco alcuni numeri che emergono dal Piano Nazionale Scuola Digitale: il 70% delle aule dei plessi scolastici italiani è connesso in rete ma generalmente con una modalità inadatta alla didattica digitale; solo il 41,9% delle aule è dotato di Lim (lavagne interattive multimediali) e il 6,1% di proiettore interattivo; 19 sono i minuti al giorno di utilizzo del computer in classe da parte degli studenti di 15 anni contro una media Ocse di 25; il 36% dei docenti italiani dichiarano di non essere sufficientemente preparati per la didattica digitale, a fronte di una media Ocse del 17%.

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