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Cronaca Faenza / Via Mura Gioco del Pallone

Diocesi, continuano i lavori alla Santa Teresa: la fine dei lavori in estate

Mercoledì mattina l'arcivescovo di Ravenna, Lorenzo Ghizzoni, insieme a Mons. Claudio Stagni, vescovo di Faenza accompagnati dal sindaco Giovanni Malpezzi hanno visitato il cantiere di Santa Teresa in via Mura Gioco del Pallone

Mercoledì mattina l’arcivescovo di Ravenna,  Lorenzo Ghizzoni, insieme a Mons. Claudio Stagni, vescovo di Faenza accompagnati dal sindaco Giovanni Malpezzi hanno visitato il cantiere di Santa Teresa in via Mura Gioco del Pallone nel cuore di Faenza. Insieme a tutte le autorità civili e istituzionali, i prelati hanno avuto modo di verificare di persona l’andamento dei lavori. Tra le autorità presenti anche il senatore Stefano Collina, Romano Argnani vice presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e Daniele Bulgarelli in rappresentanza del Presidente della Cassa di Risparmio, vicini e sensibili alla realizzazione dell’opera gemella di Faenza, oltre a Claudio Monti presidente della Provincia di Ravenna.

La nuova struttura di Santa Teresa copre una superficie di oltre 10mila metri quadrati e comprende una parte dedicata al Clero della diocesi di Faenza-Modigliana, dove troveranno ricovero i sacerdoti anziani. Si parla di 12 ospitalità e di 6 camere di degenza per i sacerdoti non autosufficienti, nonché un piccolo convento per le suore con 6 camere a disposizione e una chiesetta interna che funge da collegamento tra la zona dedicata al clero e quella che sarà disponibile per tutti gli ammalati e le persone non autosufficienti.

“Settanta (70) degenze con ulteriore possibilità di ampliamento, a cui si aggiungono  quelli riservati a tutti i servizi – ha detto don Paolo Pasini, direttore di Santa Teresa – come la palestra e il reparto per la riabilitazione, la grande cucina, l’infermeria, i bagni assistiti, 2 camere di sorveglianza per i defunti. Inoltre, la presenza di alcune suore di Santa Teresa, che si trasferiranno nel nuovo centro,  fungerà da guida spirituale ed organizzativa. Ci sarà poi spazio per i gruppi di volontari che saranno ospitati da Santa Teresa appena possibile”.

A questo proposito- il vescovo di Faenza ha ricordato che si tratta di “un’opera veramente unica per la sinergia tra i due spazi, da una parte il ricovero dei sacerdoti anziani e non più autosufficienti e dall’altra parte l’opera di Santa Teresa con tutti i suoi servizi connessi. Questo rappresenta un forte richiamo per i  fedele e un messaggio importante per la comunità, come occasione e opportunità di volontariato per tutti, sul solco tracciato dai nostri predecessori,  di costruire un’opera che fosse anello di congiunzione tra il mondo del clero e l’opera stessa”.

Per il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi – si tratta di un progetto che ho visto nascere nel 2000 e che oggi a distanza di 13 anni si è concretizzato in un imponente struttura. E’ un evento molto importante, soprattutto nell’attuale situazione economica in cui versiamo.  Infatti, in questo centro si concretizza un’opera di generosità, che indubbiamente riconosce in Santa Teresa un soggetto promotore di sostegno e solidarietà per le persone più fragili, dagli anziani agli ammalati. Una sinergia tra realtà ecclesiale e comunità fondamentale in cui viene reinterpretato il tema fondamentale della solidarietà”.  Estremamente soddisfatto anche l’arcivescovo di Ravenna secondo cui: “l’opera di Santa Teresa a Faenza è sicuramente imponente e notevole per il suo significato profondo, di carità e di grande affetto per la società civile e per il servizio che potrà dare in futuro a tutta la citta”.

Al momento non è stata ancora fissata una data di chiusura lavori, don Paolo Pasini, spera che il cantiere possa terminare prima dell’estate con la possibilità, dopo l’adempimento delle pratiche amministrative e burocratiche, di aprire le porte ai primi degenti entro l’autunno. Non avremo rette – ha ribadito – ma contributi, secondo  lo spirito proprio del padre fondatore dell’Opera stessa, il servo di Dio don Angelo Lolli, la  cui missione era quella di grande attenzione per gli ultimi e i poveri”. Il valore complessivo della struttura si aggira sui 15milioni di euro e Santa Teresa spera ancora di ricevere contribuiti anche da sostenitori esterni.

L’ambiente è stato pensato e strutturato secondo i più moderni criteri costruttivi e tecnologici che permettono una riduzione dei costi energetici. Inoltre, sono stati curati tutti gli aspetti funzionali e logistici per gli ospiti, compresi quelli curativi della cromoterapia con colori rilassanti.

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