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Cronaca

Dirigenti scolastici in protesta: "Trattamento ingiusto, le scuole precipiteranno nel caos"

Un gruppo di direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole di Ravenna e provincia hanno innalzato una protesta nei confronti di un bando di concorso, ritenuto da loro scorretto

Un gruppo di direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole di Ravenna e provincia hanno innalzato una protesta nei confronti di un bando di concorso, ritenuto da loro scorretto. "Siamo assistenti amministrativi di ruolo utilizzati da diversi anni nel profilo di direttore dei servizi generali e amministrativi che rischiano di retrocedere nel ruolo di titolarità - spiega Liliana Salvo, rappresentante del gruppo - E' stato infatti bandito il concorso per esami e titoli per direttori dei servizi generali e amministrativi aperto a tutti, senza riconoscere alcun canale privilegiato a coloro che come noi hanno da oltre dieci anni contribuito a portare avanti le scuole".

I lavoratori hanno inviato una lettera ad Agostina Melucci, dirigente dell'Ust di Ravenna (ex provveditorato): "Alcuni di noi sono titolari di seconda posizione, sono risultati idonei alla mobilità del 2010 ma non hanno avuto accesso alla formazione per il ruolo perché scavalcati dai laureati interni che non si erano mai resi disponibili ad accettare l’incarico annuale da dirigente - si legge nella lettera - Dopo tanti anni di sacrifici e rinunce, in termini di vita personale e familiare, di formazione a volte a proprie spese, dopo aver seguito tutti i corsi di formazione propinatici dal Ministero (cosa che ha avuto un costo per il sistema paese), con l’emanazione del concorso ordinario per l’assunzione di 2004 dirigenti ci sentiamo mortificati e umiliati, oltre che sfruttati fino all’osso e poi gettati via. Perché diciamo questo? Il concorso ordinario ci mette sullo stesso piano dei neo laureati, riservandoci una quota pari al 30% da dividere con tutto il personale interno alla scuola, con i requisiti di accesso. Cioè anche coloro che non hanno mai messo piede in segreteria (assistenti tecnici e collaboratori scolastici), che possono accedere alla riserva. Quindi nessun canale riservato effettivamente a noi. Il bando prevede una prova pre-selettiva su 4.000 test che spaziano sulle diverse materie oggetto del concorso. Anche qui non si è tenuto minimamente conto dell’impegno, dei sacrifici da noi sostenuti in tutti questi anni: almeno la pre-selezione ce la siamo meritata sul campo. Siamo particolarmente svantaggiati perché dobbiamo portare avanti le scuole e non ci rimane molto tempo, né energie, per poter studiare al pari dei giovani freschi di laurea. Abbiamo sempre dato riscontro positivo alle richieste dell'ufficio accettando anche le reggenze a costo quasi nullo per lo Stato".

"Troviamo profondamente ingiusto, oltrechè dannoso per le scuole, questo non voler riconoscere le competenze acquisite e disperdere così delle professionalità che resteranno dentro a ciascuno di noi, ma non certo a disposizione di una'amministrazione che le ha di fatto misconosciute - concludono i dipendenti - Il panorama che si prospetta è che le scuole a settembre rischino di restare senza dirigenti e senza titolari perché i tempi non consentiranno l’espletamento delle prove concorsuali e l’assunzione in servizio dei vincitori. Ci appelliamo a lei affinchè si faccia portavoce presso gli organi superiori del caos in cui rischiano di precipitare le scuole. Noi chiediamo che venga attivata la mobilità verticale riservata a noi, al fine di sanare una situazione che 20 anni di oblio politico ha creato".

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