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Cronaca

Una rosticceria "stupefacente": oltre alle pietanze anche l'hashish

Gli uomini dell'Arma hanno arrestato il titolare dell'attività, un pakistano di 48 anni residente a Ravenna, con alcuni precedenti alle spalle

Rosticceria "stupefacente" nel mirino dei Carabinieri della stazione di Lido Adriano. Gli uomini dell'Arma hanno arrestato martedì il titolare dell'attività, un pakistano di 48 anni residente a Ravenna, con alcuni precedenti alle spalle. I militari avevano la situazione monitorata da tempo e non appena sono stati in grado di fermare un acquirente ed avere la conferma dello spaccio, sono entrati in azione perquisendo il punto vendita nel centro della frazione balneare bizantina.

L’attività di spaccio era così qualificata che la perquisizione minuziosa ha portato al ritrovamento di stupefacente persino all’interno di alcuni pennarelli ove solitamente è presente il tampone con l’inchiostro colorato. All'interno del negozio vi era anche un connazionale, impiegato come cuoco, anche se l’arrestato si è assunto tutta la responsabilità dell’attività illecita.

Sin dall’accesso dei militari lo spacciatore ha tradito un certo nervosismo: è crollato definitivamente quando si è reso conto della scrupolosità dei Carabinieri all’atto dei controlli. All’interno di due pennarelli sono state rinvenute due stecche di hashish, mentre all’interno del montante sinistro di un mobile da lavoro vi erano due involucri già confezionati con altro hashish pronti alla cessione.

In un falso cassetto vicino al registratore di cassa sono state rinvenute 7 stecche di droga preconfezionate con carta stagnola e altre 5 stecche ancora da confezionare. A conferma dell’attività di spaccio i Carabinieri di Lido Adriano hanno ritrovato anche un coltello con evidenti segni di bruciatura utilizzato per frazionare lo stupefacente, quest’ultimo però rinvenuto all’interno dell’abitazione.

Dalle tasche del 48enne sono spuntati anche 1300 euro in contanti, sequestrati poichè ritenuti provento dell'illecità attività Il tutto è stato posto sotto sequestro e posto a disposizione della magistratura: per lo spacciatore pakistano, oltre alla convalida dell’arresto, è giunta la condanna patteggiata a 5 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa con pena sospesa.

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