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Cronaca Brisighella

Due venditori 'porta a porta' pretendono soldi da un'anziana: in manette per estorsione

Due venditori porta a porta senza scrupoli sono finiti in manette sabato pomeriggio per un tentativo di estorsione ai danni di una pensionata di Zattaglia a cui volevano “spillare” duemila euro

Due venditori porta a porta senza scrupoli sono finiti in manette sabato pomeriggio per un tentativo di estorsione ai danni di una pensionata di Zattaglia a cui volevano “spillare” duemila euro. La donna ha avvisato il comandante della stazione carabinieri di Fognano che ha assistito di nascosto alla messinscena dei due impostori ed al momento opportuno è uscito allo scoperto cogliendoli sul fatto.
 
I due arrestati che dovranno rispondere dell’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso sono un 40enne di meldola, già noto alle forze dell'ordine ed il suo complice 26enne incensurato di Forlì, entrambi alle dipendenze di un’azienda che svolge vendite porta a porta. La vicenda, che si è conclusa sabato con l’arresto, aveva avuto un prologo a giugno quando la donna aveva sottoscritto un contratto per l’acquisto di un materassino ortopedico al prezzo di circa 700 euro. In realtà la somma richiesta era lievitata a circa 4mila euro in quanto il contratto presentava delle clausole di cui l’anziana, in buona fede, non si era accorta. Il  figlio della donna aveva chiesto il recesso dal contratto e quindi l’articolo acquistato appena consegnato era stato respinto al mittente.

La cosa non era stata presa bene dal venditore, il 26enne poi arrestato, che sabato mattina a distanza quindi di qualche mese, ha telefonato all’anziana facendole credere con toni minacciosi l’esistenza di una “pendenza” per quell’acquisto poi revocato. L’uomo ha intimato alla 68enne di farsi trovare in casa quello stesso pomeriggio per risolvere la questione, avvisandola anche della presenza di un avvocato incaricato dall’azienda venditrice che qualora lei non avesse pagato, l’avrebbe fatta iscrivere nel registro dei “cattivi pagatori” e quindi sarebbe scattata la procedura di pignoramento.

La donna spaventatissima ha trovato la forza di chiamare i carabinieri. A prendere la telefonata è stato il maresciallo maggiore Vincenzo Parrinello, comandante della stazione di Fognano, che si è precipitato a casa dell’anziana e dopo averla rassicurata si è nascosto in casa per aspettare l’arrivo del venditore e del fantomatico avvocato. In effetti qualche ora dopo è arrivata un’auto dalla quale sono scesi il 26enne venditore accompagnato da un altro individuo poi risultato essere il 40enne di Meldola.

Il maresciallo nascosto nella camera da letto ha ascoltato tutta la conversazione dei due complici che con toni minacciosi hanno chiesto alla 68enne di saldare duemila euro per “chiudere” la faccenda. A quel punto, accertato in flagranza il tentativo di truffa da parte dei due impostori, il sottufficiale dell’arma è uscito allo scoperto ed ha chiesto spiegazioni, accertando fra le altre cose che il 26enne di Forlì non aveva più alcun rapporto lavorativo con l’azienda che trattava il dispositivo medico di cui rivendicava il pagamento. Sul posto sono poi arrivati altri due carabinieri della caserma di Fognano che hanno portato via i due in manette con l’accusa provvisoria di tentata truffa aggravata, ma questa mattina, nel corso della direttissima in tribunale a Ravenna, il giudice Andrea Galanti dopo aver letto gli atti ed ascoltato la deposizione del maresciallo Parrinello, ha rubricato il reato da tentata truffa a tentata estorsione aggravata. Il legale dei due ha chiesto i termini a difesa ed il processo è stato fissato per il mese di novembre.

Per evitare di cadere nella rete di truffatori o di venditori senza scrupoli, il capitano cristiano marella, comandante della compagnia carabinieri di Faenza, tiene a raccomandare che “è indispensabile prestare molta attenzione a venditori “porta a porta” troppo disinvolti come i due arrestati sabato pomeriggio, che per guadagnare le provvigioni sulle vendite propongono acquisti allettanti a condizioni eccessivamente favorevoli rispetto al prezzo di mercato e poi convincono gli interessati a firmare frettolosamente moduli, richieste o altri documenti che in realtà contengono clausole assolutamente svantaggiose per le “tasche” degli ignari acquirenti, prendendo di mira soprattutto gli anziani che possono avere difficoltà a leggere le acritte in caratteri molto piccoli. Se ci si trova di fronte a questi promoter senza scrupoli è consigliabile chiedere di lasciare il materiale a casa per vederlo con calma oppure per qualsiasi dubbio o richieste di denaro “sospette” è buona norma segnalare sempre la loro presenza al 112 oppure rivolgersi alla stazione carabinieri più vicina così come opportunamente ha fatto la 68enne  di Fognano che ha messo in condizione i carabinieri di smascherare ed arrestare due impostori”.

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