Emergenza neve, il prefetto: "Costi non ancora quantificabili"
Il costo dell’emergenza neve nella provincia di Ravenna non è ancora quantificabile. Lo ha affermato il Prefetto Bruno Corda, facendo il punto sull’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Romagna
Il costo dell’emergenza neve nella provincia di Ravenna non è ancora quantificabile. Lo ha affermato il Prefetto Bruno Corda, facendo il punto sull’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Romagna dal 31 gennaio al 12 febbraio. Le situazioni di maggior pericolo si sono verificate a Casola Valsenio e Riolo Terme, dove sono state raggiunte delle famiglie isolate con ambulanze. La forte nevicata del primo febbraio ha creato disagi al traffico.
Circa cinquecento camion sono rimasti bloccati sulla Statale Romea. Alcuni mezzi pesanti si sono intraversati perché non equipaggiati di catene o pneumatici da neve. Sulla base del provvedimento di divieto di circolazione ai mezzi con massa superiore a 7,5 tonnellate, sono stati allestiti quattro parcheggi, con autobus navetta per consentire ai camionisti di recarsi in città per mangiare o dormire negli alberghi.
Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati impiegate 288 pattuglie della Questura, 116 della PolStrada. La Polfer ha incrementato le sue unità, mentre i Carabinieri sono stati impegnate con un totale1149 pattuglie. Al lavoro anche le Fiamme Gialle (52 pattuglie in totale), il Corpo Forestale dello Stato (69). Intensa l’attività dei Vigili del Fuoco, con 46 unità impegnate quotidianamente (598 in totale). Sono stati 941 gli interventi di soccorso.
Tra i più importante il cedimento di sei coperture ad uso artigianale o industriale. Quanto alla decisione di chiudere gli uffici pubblici in occasione della nevicata di venerdì 10 febbraio, il prefetto ha chiarito che il provvedimento è stato preso per ridurre il numero di persone che sarebbero uscite di casa.
