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Cronaca

Escursioni in barca patriottiche e naturalistiche all'Isola degli Spinaroni

L'isola è luogo patriottico della Resistenza: i partigiani vi si insediarono nella seconda parte del 1944 e da lì Arrigo Boldrini pianificò la liberazione di Ravenna del 4 dicembre

Nella Pialassa Baiona, a ridosso di Marina Romea, c'è un'isola: un fazzoletto di terra, appena 100 metri per 300, tra i più suggestivi delle nostre valli. Siamo all'interno del Parco del Delta del Po in un ambiente vallivo dove è facile avvistare aironi, fenicotteri, beccacce, volpoche, cigni. Siamo all'isola degli Spinaroni. Il nome viene dall'Olivello Spinoso, una pianta antichissima che una volta ricopriva interamente l'isola, ma che poi scomparve per la prevalenza dell'acqua salata su quella dolce e che oggi è stata ricollocata tanto da dare all’ambiente, in parte, il suo aspetto originale. L'isola è luogo patriottico della Resistenza. I partigiani vi si insediarono nella seconda parte del 1944. Lì c’era il distaccamento “Terzo Lori” agli ordine del comandante Bruno (Pietro Gaudenzi).  Dall’isola Bulow, Arrigo Boldrini, pianificò la liberazione di Ravenna del 4 dicembre. Nel tempo l'isola è stata soggetta alla subsidenza tanto da essere abbandonata, ma ora è tornata agibile grazie all'impegno dell'Associazione nazionale partigiani d’Italia, del Comune e della Provincia di Ravenna. Il progetto di ripristino è stato condiviso e sostenuto dall'Unione Europea, che ha apprezzato la trasformazione del luogo atto a caccia e pesca a patrimonio storico, patriottico e naturalistico. Anche l’originario capanno dei partigiani è stato recuperato, seguendo le indicazioni di maestri d’arte e dei docenti del corso di laurea in Scienze ambientali di Ravenna. Oggi può ospitare fino a due scolaresche: non lontano c'è il capanno Garibaldi e la fattoria Guiccioli, con il Museo di Anita Garibaldi, per un incontro Risorgimento-Resistenza unico al mondo.

Dal 2013 l'Anpi, insieme all'associazione Spinaroni, con il patrocinio del Comune di Ravenna, ha avviato la valorizzazione della memoria storica e del patrimonio naturalistico organizzando escursioni guidate. Un gruppo di docenti volontari riceve i visitatori e illustra loro la storia della Resistenza locale e la vita di valle, la flora e la fauna. Complessivamente i volontari sono una cinquantina tra docenti e amici antifascisti “pulitori” e “manutentori” del capanno e dell'isola. Anche quest'anno, come negli anni passati, il numero di studenti portati agli Spinaroni è stato di 1200 nei mesi di aprile e maggio; lo scorso anno circa 600/700 i turisti, tra italiani e stranieri, che l’hanno visitata fino ad ottobre. Sono stati accolti anche alcuni gruppi di giovani stranieri, dalla Francia, dalla Bielorussia, dalla Finlandia. L'accessibilità è garantita da una barca dal nome inconfondibile: Bulow. È un natante a 30 posti che va a motorizzazione ibrida, diesel ed elettrica, condotto da esperti marinai. I periodi di apertura sono da aprile a maggio per le scuole e da giugno ad ottobre per i turisti. L'escursione dura 3 ore, con partenza alle 9, ma ci sono anche escursioni con partenza alle 16,30. La prenotazione è obbligatoria ed è possibile contattare Dover Roma 3488811181; Arturo Mazzoni 3356415567; Bruna Tabarri 3393150709. 

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