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Cronaca Cervia

F16 caduto, il mare restituisce il corpo di Lucas Gruenther

Il cadavere è stato individuato alle 14 e recuperato a 4 miglia dalla costa di Pesaro dai militari della Guardia Costiera di Pesaro e Ravenna

Il mare Adriatico ha restituito il corpo di Lucas Gruenther, il pilota del caccia F16 precipitato lunedì sera al largo di Cervia. Il cadavere è stato individuato alle 14 e recuperato a 4 miglia dalla costa di Pesaro dai militari della Guardia Costiera di Pesaro e Ravenna. Già effettuato il riconoscimento del capitano, responsabile della sicurezza dei voli del 31esimo stormo, di stanza alla base di Aviano.

COLLEGHI A PESARO - Il corpo è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale San Salvatore di Pesaro, dove si è svolta un'ispezione cadaverica alla presenza del sostituto procuratore Sante Bascucci. Gruenther presenatava una ferita ben visibile alla testa. A Pesaro sono arrivati anche alcuni colleghi americani del pilota per il riconoscimento ufficiale. Il riconoscimento è avvenuto poichè il corpo aveva ancora indosso la piastrina e la tuta di volo.

INCHIESTA - Gli atti relativi alla morte del pilota americano sono di competenza della Procura di Ravenna, come ha spiegato il procuratore della Repubblica di Pesaro Manfredi Palumbo. Ancora ignote la cause dell'incidente, ma Gruenther sarebbe riuscito a lanciarsi dall'F16 e il paracadute si sarebbe aperto. Tra gli aspetti da chiarire la presenza o meno di una ricetrasmittente che il pilota dovrebbe avere avuto indosso. A tutti gli atti parteciperanno le autorità americane con consulenti di parte.

IL MESSAGGIO - La base militare di Aviano lo ricorda attraverso un messaggio pubblicato nel sito internet come "un marito, un figlio amorevole e un fratello devoto. Luc lascia una famiglia che lo ama teneramente. Non riusciremo mai a riprenderci completamente dalla sua perdita, ma siamo consapevoli che nella sua fin troppo breve tempo ha dato molto a chi lo conosceva". Nel messaggio vengono ringraziati tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche del capitano.

F16 caduto, continuano le ricerche (foto Argnani)

LE RICERCHE - Da mercoledì mattina le ricerche si erano spinte fino alle acque antistanti le coste di Fano per effetto delle correnti meridionali. Tra Cattolica e Riccione era stato recuperato il casco da un peschereccio che aveva calato le reti. Mentre alcune ore prima il peschereccio "L'Airone", della marineria di Cesenatico, aveva recuperato relitti e anche il paracadute, parte della dotazione dell'F16, tra le piattaforme "Amelia" e "Naide", ad una quindicina di miglia al largo di Cervia.

Le ricerche dell'F16 (foto Argnani-Fiorentini)

I RESTI DELL'AEREO - Ora si continua a lavorare per recuperare i resti dell'aereo. L’operazione di ricerca in Adriatico è davvero ampia. Alle attività sta prendendo parte anche il cacciamine “Vieste” della Marina Militare Italiana partito da Taranto che sta scandagliando con la sua strumentazione il fondo marino alla ricerca dei resti dell’aereo. Stanno operando anche i velivoli della USAF e US Navy, oltre alle motovedette delle Capitanerie di Porto di Cervia, Ravenna, Cesenatico e Rimini.

F16, le ricerche dal comando della Capitaneria (foto Argnani)

Le ricerche del F16 al largo di Cervia (Rafotocronaca)

L'INCIDENTE  - Il caccia era decollato con altri tre F-16 dalla base di Aviano - due coppie di aerei - per un volo di addestramento. Ad un certo punto l'aereo ha segnalato un problema non meglio specificato.  E da quel momento se ne sono perse le tracce, scomparendo dai radar. L'ultima comunicazione con la torre di controllo risale alle ore 20. Il velivolo è stato presumibilmente interessato da un'avaria al motore mentre si trovava sullo specchio d'acqua compreso tra Cervia e Cesenatico.  Il pilota dell'altro F16 che partecipava all'addestramento ha sentito il segnale di 'mayday", ma non è riuscito ad individuare la traiettoria di caduta poichè le coppie di aerei in quel momento non volavano "a vista".

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