"Faccio il bravo o faccio una strage?": 25enne magrebino indagato per due post sospetti su Facebook

Tutto è partito da una perquisizione d'iniziativa fatta dalla Digos di Ravenna insieme alla Guardia di Finanza la sera del 22 luglio. Da lì sono iniziati i guai per un 25enne magrebino, residente a Ravenna da molti anni, che ora si trova con un fascicolo aperto presso la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bologna, competente in materia di antiterrorismo.
Cercavano armi ed esplosivi, perché il giovane - amico virtuale di Noussair Louati, 28enne fermato a Ravenna nell'aprile dell'anno scorso con l'accusa di essersi arruolato nell'Isis - aveva scritto su Facebook un paio di frasi sospette: "sono indeciso se fare il bravo o fare una strage, ci devo pensare..." e "sei divina come una macchina degli sbirri che brucia!"
Il ragazzo era già noto alle forze dell'ordine e alla magistratura, per reati di poco conto: una bicicletta rubata nel 2011, per la quale ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni; un paio di pantaloni rubati, per i quali a febbraio 2014 ha patteggiato 4 mesi.
Negli ultimi tempi, invece, era stato accusato del reato di sostituzione di persona perché, per evitare una multa sull'autobus sul quale viaggiava senza biglietto, aveva dichiarato di essere il figlio di Fabrizio Matteucci, ex sindaco di Ravenna. Il ragazzo, infatti, aveva smarrito la tessera sanitaria e alcuni giovani la stavano usando al suo posto, tanto che diverse multe erano arrivate a casa dell'ex primo cittadino.
Per questi reati il 25enne magrebino è stato assistito dall'avvocato ravennate Francesco Papiani, che spiega come lui non abbia ricevuto alcuna notifica in merito all'indagine della Dda. Quelle che il suo cliente ha scritto potrebbero essere solo della frasi stupide, ma sarà la Dda ad accertarlo.
Al momento, il 25enne non è colpito da alcun provvedimento restrittivo e si trova, quindi, in libertà.