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Cronaca Faenza

Faenza, al via il Progetto Assistenza domiciliare finanziato dall'Inps

Dal 2 maggio e fino al 3 ottobre sarà possibile presentare la domanda per ottenere le prestazioni, attraverso l'apposita sezione dedicata nel sito www.inpdap.gov.it

Sei un dipendente o un pensionato pubblico iscritto all’Inps in condizione di non autosufficienza? Sei un loro coniuge, o un loro familiare (genitore o figlio, anche minorenne)? Sei residente in unodei comuni del Faentino? Dal 2 maggio e fino al 3 ottobre sarà possibile presentare la domanda per ottenere le prestazioni, attraverso l'apposita sezione dedicata nel sito www.inpdap.gov.it, a cura del medesimo soggetto non autosufficiente, o del familiare, o dell’amministratore di sostegno (care giver).

Come fare per presentare la domanda? Servono il codice Pin, rilasciato da Inps, e l'Isee valida del nucleo familiare in cui è collocato il soggetto non autosufficiente. Se chi richiede le prestazioni, oppure se il beneficiario delle stesse è un
familiare, non pubblico dipendente, è necessaria la preventiva iscrizione nella banca-dati Inps, scaricando l'apposito modulo dal sito www.inpdap.gov.it – Sezione Modulistica, da inviare, una volta compilato, alla Direzione Provinciale di Ravenna, insieme a copia di un documento di identità valido.

Quali sono le prestazioni cui si può accedere? Può venire erogato dall'Inps un contributo della durata di un anno, fino a un importo massimo di 1.300 euro mensili, calcolato in base all'Isee, alla gravità della non autosufficienza e alla tipologia degli interventi assistenziali a carico della famiglia. Dal contributo vanno detratti, se percepiti, l'importo dell'indennità di accompagnamento o di frequenza, e dell’assegno di cura. Possono essere erogate anche prestazioni di sostegno al domicilio, concordate e attivate dai Servizi Sociali del comune di residenza, sulla base di uno specifico progetto personalizzato, ad esempio: servizi di assistenza domiciliare e di sollievo a domicilio, servizi di accompagnamento, consegna pasti a domicilio, installazione di ausili e domotica.  Si tratta di “una opportunità che si aggiunge alla rete dei servizi esistenti – sottolinea il dirigente dei Servizi Sociali Associati di Faenza Pierangelo Unibosi – per ampliare le opportunità di assistenza all’interno dell’ambito territoriale”.

Quali tempi per far partire il progetto di assistenza domiciliare? Le domande possono essere inserite nel sito Inpdap dal 2 maggio fino al 30 ottobre 2013, mentre i programmi socio-assistenziali con le prestazioni effettive, si attiveranno tra luglio e novembre 2013 e avranno durata annuale, per concludersi entro il 31 ottobre 2014.

Chi decide sulle domande? Le domande verranno ammesse dalla Direzione Regionale Inps- Gestione Dipendenti Pubblici, che ne autorizzerà la presa in carico direttamente ai comuni. In caso di ammissione, avverrà la presa in carico da parte dei Servizi Sociali del comune di residenza, effettuata in base all'ordine cronologico di ammissione da parte dell'Inps. L'assistente sociale di riferimento per ciascun comune predispone uno specifico progetto assistenziale individuale, col coinvolgimento attivo del beneficiario e dei suoi familiari o del care giver. Una volta definito, il progetto assistenziale verrà sottoscritto sotto forma di un patto di responsabilità tra servizi pubblici e rete familiare, e dal mese successivo si darà avvio alle prestazioni previste.

Il dirigente regionale Inps-Gestione Dipendenti Pubblici Aldo Manella ricorda che “con tale progetto si liberano risorse a vantaggio dell’intera collettività in un periodo storico di contrazione del welfare”. “Il progetto è un cantiere ancora aperto – aggiunge Manella – e stiamo costruendo un nuovo modello gestionale, creando un sistema cucito su misura, come si crea un 'vestito di relazioni' in grado di soddisfare quel particolare grado di non autosufficenza e quel particolare bisogno del singolo assistito”.

Ma quanto costa tutto questo? Si tratta di un progetto nazionale che è finanziato dal Fondo Credito e attività sociali dell’Inps-Gestione Dipendenti Pubblici; in sostanza, è pagato grazie al prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni dello stesso personale della pubblica amministrazione in servizio. “Non è l’istituzione di un fondo che tutela la sola categoria dei dipendenti pubblici – afferma l’assessore alle Politiche sociali Antonio Bandini a questo proposito –, ma è la costruzione di un progetto organico che, indirettamente, va a beneficio di tutta la collettività. L’Inps-Gestione Dipendenti Pubblici, con tale progetto inaugura una modalità nuova di ‘sussidiarietà solidaristica’ integrativa che noi vogliamo sostenere e ampliare”.

A chi ci si può rivolgere per avere informazioni o consulenza? Allo Sportello Sociale appositamente dedicato del comune di Faenza (tel. 0546 691800 – fax: 0546 691809), nonché agli uffici dei Servizi Sociali del comune di residenza; o all’Inps: numero verde 803 164.

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