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Cronaca Faenza

La Polizia ritrova Madonne votive rubate. Il ricettatore è un faentino

Le opere d'arte, del valore di decine di migliaia di euro, erano state rubate in un'abitazione del Santerno nel gennaio del 2014

E' finito denunciato a piede libero per ricettazione un faentino 47enne, giano noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e stupefacenti, trovato in possesso di opere d'arte rubate. In particolare l'uomo aveva una serie di quadretti votivi in ceramica, raffiguranti Madonne, per un valore commerciale di decine di migliaia di euro, trattandosi di manufatti del 1800 già catalogati dal Nucleo Patrimonio Artistico. Il furto era avvenuto nel gennaio del 2014 a Santerno. In seguito al colpo, gli inquirenti della polizia di Stato di Faenza hanno eseguito una serie di indagini mirate, suprattutto, agli antiquari e ai mercatini locali.

Nel mese di gennaio 2015 è emerso che in uno dei tanti mercatini dell’usato locali il 47enne aveva consegnato in conto vendita 13 quadretti in ceramica, alcuni anche già venduti all’atto degli accertamenti, evidentemente sicuro che ormai dopo un anno nessuno fosse più interessato ai fatti. Gli inquirenti della polizia hanno accertato che le ceramiche sono parte del provento dell’ingente furto in quanto, proprio perché dipinte a mano, hanno caratteristiche uniche e tali che il legittimo proprietario ha avuto modo di riconoscerle con certezza.

L’attività investigativa ha inoltre permesso di accertare che il faentino aveva una complice 40enne, nativa di Castel San Pietro Terme, anch’essa già nota alle forze dell'ordine. Le abitazioni dei due sono state perquisite dagli agenti che hanno recuperato altri oggetti di valore e documenti utili alle indagini.  Il 47enne aveva infatti fotografato, appesi alle pareti di cas,a la merce rubata per creare un “catalogo” da mostrare ai possibili acquirenti.

Dalla visione delle immagini, si sono ricostruiti i luoghi ove erano appese le immagini sacre e dove, all’atto della perquisizione, erano tristemente rimasti soli i chiodi.  Attualmente sono ancora in corso le indagini per rintracciare altre ceramiche, statuette, posaceneri ed arredi sacri tutt’ora oggetto di furto. Il 47enne e la 40enne stati deferiti alla Autorità Giudiziaria segnalando il fatto che il faentino, al momento dei fatti, era in regime di misura cautelare, applicata in sostituzione degli arresti domiciliari.  

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