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Cronaca Faenza

Stalker nei confronti del vicino: aveva in casa armi e sciabole detenute illegalmente

Lo stesso è stato denunciato per omessa denuncia di armi, con sequestro immediato dei fucili e delle sciabole lì presenti

Aveva in casa armi e sciabole, detenute illegalmente. E' quanto hanno sequestrato nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di Faenza ad un uomo con problemi psichici, che aveva manifestato intenzioni suicidiarie. Lo scorso un faentino aveva presentato al comando una serie di querele nei confronti del vicino di casa per i reati di atti persecutori, violenza privata, minacce ed altro. Nella circostanza ha riferito che un paio di anni prima aveva acquistato una porzione di un immobile confinante con la proprietà di un altro individuo e che, dopo aver terminato i lavori di ristrutturazione, era andato a vivere in quell’abitazione assieme alla sua famiglia.

La convivenza con il vicino di casa era apparsa sin da subito problematica e gli episodi molesti e minacciosi messi in atto dal vicino, senza nessun apparente motivo fondato, avevano avuto un costante incremento, ripetendosi nel tempo con sempre maggiore frequenza e preoccupazione. Stando a quanto denunciato, l'individuo si è reso protagonista anche di lanci di oggetti dalla finestra, tra cui un televisore 32 pollici, e palesi comportamenti contro la pubblica decenza, come denudarsi davanti al vicino, alla presenza delle figlie minori.

Gli agenti, valutato il contenuto delle ripetute denunce, ha avviato subito gli accertamenti del caso nei confronti dell’uomo segnalato, appurando che lo stesso era conosciuto dal Centro Salute Mentale di Faenza e vantava precedenti di polizia per lesioni personali, molestie, ingiurie e disturbo alle persone. I poliziotti hanno contattato allora direttamente i medici specialisti competenti, chiedendo di riverificare in modo approfondito il quadro clinico dell’uomo. Proprio a seguito di questa sollecitazione un medico del Dipartimento di Salute Mentale ha riferito in modo sollecito che l’uomo, durante un colloquio clinico, aveva manifestato la volontà di uccidersi utilizzando  un’arma da fuoco e all’esplicita domanda se possedesse armi da fuoco, non aveva risposto e si era allontanato.

Gli agenti, che avevano già verificato l’assenza della titolarità di armi detenute dall’uomo, usando le opportune cautele e con l’ausilio dei medici specialisti, hanno contattato immediatamente l’uomo, riferendogli e convincendolo della necessità di effettuare un controllo all’interno della sua abitazione dove veniva rinvenuto un fucile da caccia appoggiato sopra un mobile, alcune munizioni e due sciabole, oltre ad un fucile ad aria compressa con relativo munizionamento appoggiato dietro la porta d’ingresso, tutte armi detenute dal defunto padre deceduto dieci anni or sono, che il figlio si era guardato bene di ereditare con regolare denuncia alla Polizia, proprio per sottrarle al controllo dell’autorità. L’uomo è stato sottoposto dai medici del Centro di Salute Mentale ad Accertamento Sanitario Obbligatorio, anche alla luce delle denunce a suo carico per atti persecutori, violenza private, minacce e ingiurie. Lo stesso è stato denunciato per omessa denuncia di armi, con sequestro immediato dei fucili e delle sciabole lì presenti.

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