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Cronaca

Chiusa la questione profughi, Federalberghi: "Ora pensiamo a promuovere città e lidi"

E' quanto afferma Nicola Scialfa, presidente Federalberghi, commentando le affermazioni del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, che vorrebbe suddividere i profughi in piccoli gruppi escludendo dal circuito dell’accoglienza le attività alberghiere

"Ora pensiamo a promuovere la città ed i lidi in maniera efficace". E' quanto afferma Nicola Scialfa, presidente Federalberghi, commentando le affermazioni del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, che vorrebbe suddividere i profughi in piccoli gruppi escludendo dal circuito dell’accoglienza le attività alberghiere. Le parole del primo cittadino, afferma Scialfa, "confortano la tesi di Federalberghi Confcommercio Ravenna, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme su tale tema e soddisfano le richieste dell’associazione".

"Ora - evidenzia è il momento di lavorare sull’identità turistica della città e dei lidi per dare connotazione alla vocazione del territorio e orientare l’imprenditoria, favorendo le sinergie pubblico-privato per il posizionamento turistico della città. Proprio giovedì Federalberghi Confcommercio Ravenna ha avuto modo di incontrare un gruppo di tour operator russi che, grazie al club “le terre di Dante” con cui collaborano diversi hotel della città, sta cercando di aprire il mercato a nuovi turismi. Il quadro che è emerso dall’incontro con gli operatori non è per niente positivo per la città, che a detta loro resta purtroppo sconosciuta ai loro circuiti e rimane al di fuori delle rotte commerciali che privilegiano le città di Rimini, Venezia, la Toscana in generale e Milano Marittima".

“San Pietroburgo è una città in cui oltre la metà degli edifici storici è stata costruita da architetti italiani - dice Irene Pordezova rappresentante del tour operator Dolce Vita - e siamo molto interessati a visitare le città d’arte e tutto quello che può riguardare il sommo poeta Dante Alighieri. A San Pietroburgo quando si devono prendere delle decisioni vi è un modo di dire molto caratteristico che ricorda la Romagna ovvero “il dado è tratto” e tutti conoscono la storia di Giulio Cesare e del fiume Rubicone. Per noi la città di Ravenna è stata una vera scoperta; non conoscevamo il patrimonio artistico, i monumenti Unesco, le belle basiliche che testimoniano la fede e che possono essere meta anche di pellegrinaggio da parte dei russi. Non conoscevamo anche il mare e le spiagge così vicine alla città”.

Il tour operator ha invitato gli imprenditori alberghieri presenti a sollecitare l’amministrazione affinché, con i fondi della tassa di soggiorno, si investa in promozione alle principali fiere turistiche internazionali. “San Pietroburgo - dice - può essere territorio fertile per un turismo verso la vostra città perché i russi vogliono qualità, ma poi non hanno particolari problemi a remunerarla e a Ravenna abbiamo trovato strutture ricettive interessanti”. Anche l’enogastronomia secondo il tour operator è una tassello fondamentale con il quale arricchire l’offerta del territorio e Ravenna, se ben promozionata, può avere la carta vincente per conquistare i nostri concittadini.

“Questo significa - conclude Scialfa - che la strada intrapresa per promozionare il territorio mediante le adword è giusta e va mantenuta così come i soldi riscossi dalla tassa di soggiorno devono essere investiti in promozione reale e non in manutenzioni del verde o gestione di bus navetti estivi, che tra l’altro dovevano già essere coperti tramite i ricavi dei parcheggi a pagamento. Ci aspettiamo da parte dell’Amministrazione altrettanta sensibilità e disponibilità anche sulle tematiche della promozione del territorio che non può prescindere dalla riorganizzazione della presenza alle fiere più importanti mediante una programmazione che deve essere velocemente definita e comunicata agli imprenditori per le necessarie sinergie”.

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