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Cronaca

Federconsumatori contro Trenitalia: "Ripristinare le fermate e inserire nuovi treni"

A partire dal 9 dicembre è stato attivato il servizio ferroviario cadenzato per 12 coppie di treni sulla tratta Bologna-Ravenna-Rimini, cosa che ha sollevato numerose critiche da parte dei pendolari

A partire dal 9 dicembre è stato attivato il servizio ferroviario cadenzato per 12 coppie di treni sulla tratta Bologna-Ravenna-Rimini, cosa che ha sollevato numerose critiche da parte dei pendolari. "Il nuovo orario è stato introdotto in ritardo e con insufficienti informazioni per l'utenza - commentano da Federconsumatori Emilia Romagna - Alla prova dei fatti si registra un apprezzabile miglioramento dei tempi di percorrenza nella tratta Bologna-Ravenna, però ottenuto prevalentemente con la soppressione delle fermate di Godo, Classe e altre dell'area metropolitana di Bologna. Il servizio per queste fermate è svolto da servizi pubblici su gomma che si stanno rivelando peggiorativi o inutilizzabili rispetto all'orario precedente".

Classe e Godo manifestano per chiedere il ripristino delle fermate dei treni

Federconsumatori ha richiesto in diverse occasioni di rendere più veloci i collegamenti tra Bologna e Ravenna e complessivamente più affidabile ed efficiente il servizio per l'intera tratta. "Un risultato raggiunto solo parzialmente, che deve tener conto anche di tutte le necessità dell'utenza - continuano dall'associazione - La velocizzazione non può essere conseguita solamente con la soppressione di fermate, ma deve poter contare sull'efficienza dell'infrastruttura e delle prestazioni dei nuovi treni, attesi entro il 2019. Federconsumatori ritiene utile nell'immediato dare risposte a quegli utenti che vedono impedito l'utilizzo del mezzo ferroviario, attuando un maggiore coinvolgimento di utenti, associazioni e amministrazioni. Serve una risposta migliore, a favore di un'utenza a cui non si può rinunciare, di fronte agli obiettivi dichiarati di una mobilità sostenibile, e che prioritariamente utilizza il trasporto ferroviario. Dopo avere fornito una soluzione immediata per l’utenza, sarà poi necessario individuare delle misure più articolate e definitive nell’ambito della stesura dell’orario che entrerà in vigore nel prossimo dicembre".

Critiche anche dal Pd

"Risolvere i disagi prodotti dal cambio di orario ferroviario e convocare al più presto un tavolo congiunto tra la Regione, gli enti locali e i gestori del servizio per discutere delle novità introdotte". Lo chiede un'interrogazione di Marcella Zappaterra, consigliera regionale del Partito democratico, sottolineando come sulla tratta Ravenna-Ferrara le modifiche su fermate e orari siano state introdotte senza coinvolgere gli enti locali del territorio. "Tale modalità appare in contrasto - sostiene la consigliera dem - con il confronto perseguito dalla Regione con enti locali e associazioni dei pendolari e ha avuto conseguenze negative, come era ampiamente prevedibile, creando numerosi disagi di varia natura".

La consigliera Pd fa notare come "solo in parte quei disagi sono stati risolti, grazie anche ad un'opera di interlocuzione, mediazione e gestione degli amministratori locali e della Regione, nel confronto con tutti i soggetti protagonisti (pendolari, scuole ecc.)". Per questo Zappaterra chiede alla giunta regionale se sia a conoscenza dei disagi prodotti dal cambio di orario ferroviario e se intenda farsi carico del problema, convocando al più presto un tavolo congiunto tra Regione, gestori ed enti locali, "al fine di discutere complessivamente delle novità introdotte, con l'obiettivo di risolvere i diversi disservizi che ancora permangono"

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