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Cronaca Faenza

I carabinieri smascherano la truffa dei "prodotti per la casa"

La vittima avrebbe dovuto pagare oltre 2mila euro per una serie di articoli che non voleva comprare. L'azienda aveva già avuto sanzioni dal Garante della Concorrenza e del Mercato

A metà dicembre 2015, una 65enne di Fognano aveva ricevuto una telefonata da parte di una donna che si spacciava come appartenente ad una ditta per la vendita di prodotti per la casa la quale annunciava che sarebbe passato, nell'abitazione della vittima, un collaboratore per lasciare un depliant dimostrativo. Il tutto, ovviamente, senza alcun tipo di obbligo per la 65enne. Puntualmente, il giorno successivo, il venditore ha suonato alla porta dell'anziana che, impegnata in alcuni lavori domestici, è stata indotta a firmare frettolosamente un modulo verde che, secondo, l'incaricato, serviva unicamente ad attestare la sua visita.

Peccato che, invece, la 65enne aveva sottoscritto un vero e proprio contratto per l'acquisto di prodotti del valore minimo di 2800 euro. A gennaio, trascorsi abbondantemente i termini per il recesso della vendita, la donna si è vista recapitare il conto a casa e, alle sue proteste, il venditore ha ribadito che la signora era vincolata da un contratto. Per ovviare la faccenda, però, la vittima si è vista offrire l'acquisto di altri articoli ma sempre a un prezzo vicino ai 2mila euro.

Nonostante le insistenze del promoter, la 65enne ha minacciato di far intervenire i carabinieri e, solo a quel punto, la venditrice ha raccolto frettolosamente i fogli per battere in ritirata. Il giorno successivo, la vittima ha ricevuto l'ennesima telefonata da un'incaricata dell'azienda che ha intimato, alla casalinga, di rispettare i termini del contratto e pagare quanto dovuto altrimenti sarebbe stata la stessa ditta a ricorrere alle vie legali forte della firma sul contratto e della telefonata che era stata registrata la quale era una prova contro di lei.

Esasperata dall'insistenza dell'azienda, la 65enne si è quindi rivolta ai carabinieri di Fognano i quali, al termine di una indagine, hanno accertato che la ditta era già stata sanzionata dal Garante della Concorrenza e del Mercato per comportamenti scorretti nei confronti dei consumatori e per aver fornito informazioni inesatte definendo ingannevoli le modalità utilizzate al fine di indurre le vittime a concludere, inconsapevolmente, contratti finalizzati all’acquisto di prodotti per la casa. per tale motivo, il garante giudicando scorretta quella pratica commerciale scorretta ne aveva già vietato  la diffusione e la continuazione irrogando una sanzione amministrativa pecuniaria di 25mila euro.

Ulteriori approfondimenti dei carabinieri di Fognano hanno consentito di risalire ai rappresentanti legali ed ai soci della ditta, già denunciati per lo stesso tipo di truffa in altre località d’italia, nonché i dipendenti che avevano preso contatti con la 65enne. Il contratto esibito dalla signora in sede di denuncia poteva effettivamente trarre in inganno: prezzi dei prodotti in vendita scritti in caratteri molto piccoli difficilmente individuabili al momento della firma invece in caratteri cubitali al centro della prima pagina del contratto vi era la scritta “promozione da catalogo e campionario con servizi inclusi gratuiti” che naturalmente risultava più accattivante per il lettore che inconsapevolmente tralasciava la lettura delle altre parti essenziali del contratto.

i carabinieri, per evitare di cadere nella rete di truffatori o di venditori senza scrupoli, raccomandano di prestare molta attenzione a proposte di acquisto troppo “allettanti” a condizioni eccessivamente favorevoli rispetto al prezzo di mercato e soprattutto mai firmare moduli, richieste o altro senza prima leggere tutte le condizioni soprattutto quelle critte in caratteri molto piccoli, piuttosto meglio chiedere di lasciare il materiale a casa per vederlo con calma.

infine segnalare sempre la presenza di promoter “sospetti” al 112 per consentire agli uomini dell’arma di effettuare le opportune verifiche e “smascherare” eventuali impostori.

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