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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Faventia Sales. tempo di bilanci: "Il 2013 è stato un anno di svolta"

"Il 2013 e l’inizio del 2014 – ha illustrato Fabbri - hanno rappresentato un anno di svolta per Faventia Sales, per tutta una serie di attività e scelte"

Martedì scorso si è svolta l’assemblea ordinaria dei Soci di Faventia Sales, S.p.a. composta da Comune di Faenza, Banca di Romagna – Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Banca del Monte e Diocesi di Faenza. In questa occasione il presidente Andrea Fabbri, col sostegno dell’intero CdA, ha presentato il bilancio consultivo 2013 ed esposto la relazione di scadenza del breve mandato, illustrando le strategie e il progetto per il futuro predisposti in questo lasso di tempo.

«Il 2013 e l’inizio del 2014 – ha illustrato Fabbri - hanno rappresentato un anno di svolta per Faventia Sales, per tutta una serie di attività e scelte. Dal punto di vista operativo e di gestione quotidiana, è stato un anno segnato in particolare dalla messa in funzione e dalla gestione diretta di quasi 1.500 metri quadrati di aule e spazi diversi. Alcuni di questi sono stati affittati all’Informagiovani, all’Ufficio Patrimonio del Comune e alla società Faenza Fiere. Ma in particolare, grazie alla convezione siglata col Comune, le nuove aule sono state messe a disposizione in primis della Facoltà di Infermieristica dell’Università di Ferrara, e poi della città. Infatti, finalmente tutti i 450 studenti della Facoltà hanno svolto le lezioni ai Salesiani e parallelamente le aule sono state messe a disposizione per attività convegnistica, formativa, associativa e no profit dell’intera città. Un'esperienza completamente nuova per la società, con carichi di lavoro gestiti senza aumentare il costo del personale, grazie alla buona volontà e all’impegno dei membri del CdA".

Chiosa Fabbri: "Dal punto di vista strategico è stato finalmente svolto il prioritario lavoro di scelta e di prospettiva. In particolare la società ha dato incarico e predisposto un primo progetto preliminare complessivo di recupero, dopo otto anni (ora ci sono idee chiare, interlocutori concreti e presa coscienza dei costi), che è stato presentato proprio all’assemblea dei soci e che ora dovrà essere, analizzato, discusso, integrato, modificato. Un percorso lungo oltre un anno fatto di incontri, discussioni, vicoli cechi, di cui ha fatto parte anche il workshop di architettura e il relativo concorso internazionale. Non solo questo, è stato affidato e concluso l’ultimo stralcio di un cantiere per il recupero dello spazio bar; è stato predisposto il bando ad evidenza pubblica per la gestione del bar.

"Parallelamente, per dare concretezza al progetto preliminare complessivo predisposto, nel 2013 è stato costituito un piano sistematico di recupero delle risorse, operando su più fronti: è stata percorsa in modo strutturato la strada dell’accesso a finanziamenti pubblici dedicati ai beni vincolati, e l’incarico e il relativo progetto preliminare complessivo sono stati predisposti tenendo presente questi aspetti - aggiunge - è stata poi prodotta una manifestazione di interesse per la ricerca di soggetti privati attraverso lo strumento del project financing che consentirebbe un recupero di una parte del complesso senza un esborso finanziario anticipato di Faventia Sales; sono stati infine contattati privati interessati ad insediare proprie attività, in grado di farsi carico direttamente della ristrutturazione».

«In sintesi – analizza Fabbri - si chiude un mandato che ha permesso di sapere cosa può diventare questo luogo. Abbiamo un progetto, strumento fondamentale per interessare i privati e accedere a finanziamenti. Ci siamo preoccupati anche di trovare risorse che oltre i contenitori aiutassero anche i contenuti. Abbiamo attivato gli enti presenti all’interno dei Salesiani a partecipare ai bandi europei ai quali Faventia Sales non può accedere in qualità di SpA, bandi che non aiutano la ristrutturazione dei muri, ma coprono i costi dei contenuti. Insomma, una grande produzione, che la società ha gestito il più possibile in economia e con le proprie forze».

Il presidente ha ovviamente precisato ed evidenziato che, nonostante il grande impegno di tutti e le positive prospettive di recupero, resta la situazione attuale di bilancio in passivo: «Faventia Sales si è sempre finanziata con vendite di parti del proprio patrimonio o con linee di finanziamento, spesso particolarmente onerose, che oggi hanno portato a determinare un situazione migliorata negli ultimi due anni, ma che ancora sconta in modo pesante il passato. Occorrerà attendere ancora un paio d’anni per riportare il bilancio in equilibrio, in condizioni tale da poter far fronte agli interessi passivi che la società sta pagando. Quindi, se da un lato si sono aperte le strade per ristrutturare parti senza gravare ancora con interessi passivo sul bilancio, dall'altro dovremo aspettare il 2015 per vedere un bilancio in equilibrio e finalmente proiettato ad una situazione stabile di crescita».

Fabbri ha ringraziato tutti i membri del CdA e del Collegio dei Revisori, perché è bene ricordare che fra dicembre 2012 e febbraio 2013 sono cambiati Presidente, Vice e due membri del CdA, «ma nonostante ciò in poco più di un anno è stata data una forte accelerata, certo con tante imperfezioni e miglioramenti da portare, comunque grazie al CdA che ha dato il proprio contributo mettendo un pezzetto delle proprie competenze». Approvato il bilancio, i Soci hanno proseguito con la nomina del nuovo CdA, che per il triennio 2014-17 sarà formato da Maria Dari, Alessandro Casadei, Andrea Luccaroni, Andrea Fabbri, Carlo Spallone, Stefano Visani.

I Soci hanno premiato il positivo lavoro fatto in questo anno, confermando l’intero CdA uscente, a parte il dottor Ruggiero Laghi, rappresentante della Banca, sostituito per motivi organizzativi interni da Carlo Spallone. Spetterà ora al CdA stesso la nomina del presidente e del vicepresidente. Il Presidente uscente, Andrea Fabbri, si è reso disponibile a proseguire il proprio mandato: «Vorrei portare a compimento e raccogliere i frutti dei semi gettati. Personalmente non è stata una scelta facile, perché ho sempre considerato un grande onore occuparmi dei Salesiani, nonostante il mio lavoro mi porti spesso all’estero, ma se il progetto costruito verrà ritenuto giusto, allora sarò lieto di continuare a spendere le mie competenze e le mie relazioni. Una disponibilità data e verificata in tandem col vicepresidente, con cui si è lavorato in sintonia su questa strada». Nominato anche il nuovo Collegio dei Revisori, formato da Mauro Pozzi (Presidente), Filippo lo Piccolo e Massimo Saporetti.

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