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Cronaca

Fondazione Flaminia, bilancio 2015 sofferente: "Verranno rispettati tutti gli impegni presi"

Sul bilancio di previsione per il 2015 si accentuano le difficoltà già emerse negli anni precedenti: il marcato calo delle entrate da contribuzioni da parte dei soci riducono notevolmente i margini di manovra di Fondazione Flaminia

Si è tenuto lunedì il Consiglio di indirizzo di Fondazione Flaminia. In sintesi, a fronte di un bilancio 2015 in sofferenza, conseguente a nuove riduzioni delle quote associative, è stato posto all’attenzione dei soci un quadro caratterizzato da un positivo andamento dell’università a Ravenna in termini di tenuta degli iscritti e di dinamismo dell’offerta didattica, ma anche dalla preoccupazione per gli effetti sul Campus ravennate della riorganizzazione legata alla Riforma del Sistema Universitario.

“Anche per l’anno accademico in corso – ha spiegato il presidente Lanfranco Gualtieri nella sua relazione ai soci - si conferma il numero delle iscrizioni ai corsi di laurea del Campus di Ravenna dello scorso anno, un risultato positivo che consolida un andamento che da alcuni anni  è stabilmente ancorato attorno alle mille iscrizioni”. Sul fronte della didattica, si registra un forte dinamismo dell’offerta formativa, “che garantisce appeal dell’insediamento ravennate ed è frutto di un impegno finalizzato a individuare proposte originali capaci di caratterizzare la sede ravennate e di porla in sintonia con le vocazioni del territorio e le istanze delle imprese”.   

Tra i nodi evidenziati, Gualtieri ha indicato la drastica riduzione di personale docente a cui a partire dal 2015 andrà incontro il Dipartimento di Beni culturali che per il futuro rischia di compromettere il lavoro di forte innovazione dell’offerta formativa portato avanti nell’ultimo anno: “A fronte di un investimento cospicuo del territorio in questo senso – ha sottolineato Gualtieri – si rende ora più che mai necessario un intervento straordinario dell’Ateneo per compensare l’effetto dei pensionamenti”. Il presidente ha inoltre manifestato forte preoccupazione per i continui ritardi sulla realizzazione delle aule di Scienze ambientali che si protraggono ormai da troppo tempo “pur avendo, Flaminia, fornito disponibilità concrete all’Ateneo per la realizzazione dei lavori”.

Una ulteriore criticità illustrata ai soci è rappresentata secondo Gualtieri dagli effetti del processo di accentramento avviato dall’Ateneo sui campus romagnoli: “Le sedi universitarie periferiche stanno vivendo un progressivo svuotamento di competenze rispetto ai vecchi Poli che si ripercuoterà negativamente sulla loro capacità di interagire col territorio. Urge una più chiara attribuzione dei compiti e delle responsabilità delle singole strutture che definisca senza ridondanze quale sia la sede effettivamente deputata a decidere. Un problema che sta rendendo sempre più problematico il ruolo di mediazione e collegamento svolto da Flaminia tra l’università e le istanze del territorio”.

Sul bilancio di previsione per il 2015 si accentuano le difficoltà già emerse negli anni precedenti: il marcato calo delle entrate da contribuzioni da parte dei soci riducono notevolmente i margini di manovra di Fondazione Flaminia. Nonostante ciò il presidente Gualtieri ha garantito che non verrà ridotto l’impegno su tutti i progetti in corso e l’attività dell’ente a sostegno al Campus ravennate. A questo proposito, in occasione della seduta, il vicepresidente di Fondazione Flaminia Giannantonio Mingozzi ha lanciato un esplicito appello a enti, aziende e associazioni di categoria ad aderire al capitale di Fondazione Flaminia e a supportare per questa via i corsi di laurea ravennati.

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