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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sabato i funerali di Carlo Fabbri, figura storica dello sport ravennate

Sabato si terranno i funerali di Carlo Fabbri, ex giocatore della Robur ed esponente di Lista Per Ravenna. Il capogruppo Alvaro Ancisi, amico storico di "Carlone", lo ricorda in una lettera ai giornali

Sabato 15 settembre si terranno i funerali di Carlo Fabbri, ex giocatore della Robur ed esponente di Lista Per Ravenna. Il capogruppo Alvaro Ancisi, amico storico di "Carlone", lo ricorda in una lettera ai giornali.

"Domani (sabato, ndr), alle 13.45 - scrive Ancisi - presso la chiesetta della camera mortuaria, diremo adDio a Carlone Fabbri, e non per
modo di dire, perché là vorremmo ritrovarci, certi che tra sport, teatro, musica, cultura e politica (quella buona), saprà organizzarci per il meglio il soggiorno, in tandem con l’indissolubile Tonino Giannotti e con l’abbraccio di Piera, già ritrovati. Carlone ha speso tutte le passioni civili della sua prima vita per questa città, dandole la sua forte mano e il suo grande cuore affinché si esprimesse per il meglio nelle sue eccellenze, non arrendendosi neppure quando, amaramente, ne percepì le involuzioni. Ne sono stato ininterrottamente testimone,
raccogliendone l’entusiasmo e il fervore, così come le rimostranze e i mugugni, e da ultimo, per il vero, anche le
delusioni e il timore del peggio."

"Il filo della nostra quarantennale amicizia  - continua il capogruppo di LpRa - è stato cementato da una totale sintonia sull’ideale politico e dalla comune militanza di partito e di impegno civico in tutti i suoi vari, ed anche tormentati, sviluppi. Tormentosi per lui nei più recenti risvolti. Tuttavia, non aveva mai voluto assumere ruoli diretti in politica. E a ragione. Ai massimi livelli negli anni d’oro della pallavolo ravennate, prima come giocatore della mitica Robur, poi arbitro nazionale e presidente della FIPAV provinciale, fino a ricevere la stella di bronzo del CONI nazionale per meriti sportivi; artefice del rilancio e dei successi dell’associazione musicale Angelo Mariani, a cui ha dato l’anima per
lunghi anni; autorevole membro, per conto del nostro gruppo consiliare, della Commissione Teatro del Comune di Ravenna (quando ancora il settore teatrale non era partito per la tangente): non avrebbe potuto dare di più e di meglio."

"Fino a che il suo sorriso si è spento, sette anni fa, quando si è spenta Piera, moglie e colonna. Stroncato dal dolore, si era isolato. Colsi l’occasione delle elezioni amministrative del 2006, per convincerlo, e non fu facile, a rimettersi in gioco, impegnandosi, finalmente, in politica (quella buona), per la sua città. Entrò in lista per le elezioni circoscrizionali, dandosi anche da fare, tanto da essere eletto, con molti voti, consigliere di Lista per Ravenna nella Circoscrizione Prima, che comprendeva il centro storico, dove ha sempre abitato e di cui
conosceva ogni metro quadro. Per cinque anni, fu il nostro capogruppo in quel consiglio. Anche se non è stata un’esperienza esaltante e tanto meno gratificante, ha svolto l’incarico con dedizione, meritandosi anche qui la stima e il rispetto di tutti, anche per avere mostrato la caratteristica migliore del suo dire e del suo fare: la modestia. La città dovrebbe essergli riconoscente. Con lo scioglimento delle circoscrizioni, non mi restò che proporgli di entrare in lista per le elezioni comunali. Non mi disse di no, ma solo come testimonianza,
per amicizia. Percepii che si stava richiudendo. Ne ebbi la prova quando lessi che aveva avuto un solo voto, certamente non il suo. Il tarlo del dolore ha scavato in silenzio. Fino a che ce lo ha strappato, in silenzio. Io credo che non aspettasse altro. E credo che ora, ritrovata Piera, abbia ritrovato e non perderà più il sorriso."
 

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