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Cronaca

Furti nelle abitazioni, banda stanata: in manette anche due fratelli

Con l'arresto eseguito in flagranza martedì scorso dai militari di Mezzano, sono iniziate le ricerche nel territorio ravennate per identificare gli altri complici e recuperare la refurtiva

Sgominata dai Carabinieri una banda dedita ai furti in abitazione. Con l’arresto eseguito in flagranza martedì scorso dai militari di Mezzano, sono iniziate le ricerche nel territorio ravennate per identificare gli altri complici e recuperare la refurtiva, tra cui una pistola. Erano circa le 20 quando nel corso di servizio esterno dedicato alla repressione dei furti in abitazione a Santerno, i militari hanno notato in via Canala (zona cimitero) una Ford Puma di colore grigio con tre persone a bordo.

Non appena i militari si sono avvicinati per i controlli del caso, l’autista ed il passeggero sono fuggiti passando per i campi coltivati. L’unico dettaglio notato dai Carabinieri in quel frangente, oltre ad una sommaria descrizione fisica, è stato un maglioncino marrone. Il terzo uomo sul sedile posteriore, incastrato anche dal fatto che la macchina fosse una 3 porte, è stato subito fermato: durante le fasi di controllo addosso all’uomo, un 30enne albanese, è stata rinvenuta una torcia a led di colore argento e all’interno del mezzo sul sedile posteriore un paio di guanti da lavoro di colore grigio, tre cacciaviti, una chiave da meccanico e un crik a bottiglia, utilizzato per aprire le porte. Il particolare più importante è stato il ritrovamento di un orologio da uomo di colore nero. Questo orologio, è risultato rubato in una abitazione come segnalato poco prima al 112. A peggiorare la posizione del fermato, una impronta plantare corrispondente alla suola delle scarpe calzate dall’uomo perfettamente corrispondente secondo i primi rilievi.

Le indagini e le ricerche che sono state svolte senza soluzione di continuità, allargandosi ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, si sono incentrate sulla Ford Puma fermata poco prima. La macchina è risultata collegabile ad una coppia di fratelli albanesi: in particolare è stata riscontrata nella disponibilità del più piccolo dei due, un 28enne disoccupato e con precedenti penali. Le indagini da quel momento in poi si focalizzate sui due fratelli. Rintracciato il più grande dei due, attraverso dei controlli su alcune residenza rivelatesi poi fittizie l’uomo ha ammesso che pur essendo residente in Ravenna. I Carabinieri insieme all'uomo si sono recati al suo appartamento: qui una circostanza che in seguito risulterà di interesse ha captato l’attenzione dei militari.

E' stato avvertito il rumore di una lavatrice in funzione ed in fase di lavaggio con all’interno dei vestiti- Dalla visione dell’acqua nel cestello essa appariva di colore marrone: è stato immediatamente interrotto il lavaggio ed estratti i vestiti riportanti tracce vistose di fango fili d’ erba. Nella camera da letto è stata trovata una felpa di colore marrone identica a quella segnalata dai Carabinieri di Mezzano al momento della fuga dei soggetti dall’auto. I vestiti nella lavatrice erano tutti di colore nero compreso il pantalone tipo jeans anch’esso segnalato dai militari ed indossato dal soggetto che indossava la felpa marrone.

Le domande incalzanti dei Carabinieri hanno fatto cadere in contraddizione i 2 soggetti fermati, i quali hanno fornito versioni contrastanti e per certi versi assolutamente inverosimili: proprio su questi punti si sono innestate le domande degli inquirenti al fine di verificare se i fermati stessero dicendo il vero. Le circostanze risultate anomale necessitavano di approfondimenti e investigazioni: accertato in casa che vivevano solo i due albanesi, i quali così come dichiarato sono usciti da casa nel pomeriggio ed hanno fatto rientro soltanto insieme ai militari, non si poteva spiegare chi e quando possa aver azionato la lavatrice con all’interno degli abiti che poco prima gli uomini avevano dichiarato essere i loro. Anche le scarpe ancora bagnate devono essere state lavate da qualcuno.

Mercoledì, quello successivo al furto, da un nuovo sopralluogo nell’abitazione, è stata rinvenuta la pistola, probabilmente lasciata cadere già durante l’allontanamento dalla casa dopo il furto: è in seguito restituita al legittimo proprietario. Sono state analizzate altre impronte di scarponcino che sono risultate compatibili con quelle rinvenute nell’abitazione. I Carabinieri, stante il quadro indiziario già sufficiente ancorché in fase di approfondimento, il pericolo di fuga corroborato anche da un rintraccio per rigetto del permesso di soggiorno in capo al fratello albanese più piccolo e la pericolosità dei soggetti, il fratello più grande ha numerosi precedenti di furto in abitazione e rapina, hanno proceduto al fermo d’iniziativa di indiziato di delitto per la coppia di fratelli e denunciato per favoreggiamento il cittadino italiano. I due cittadini albanesi sono stati portati in carcere in attesa della convalida.

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