Rubano materiale ferroso in un cantiere: arrestati in tre dai carabinieri
Il tutto è capitato intorno alle 08:30 di giovedì mattina, quando il proprietario dell'impresa edile ha ricevuto una segnalazione da suoi conoscenti che, avevano notato tre individui che si stavano affannando a caricare su un furgone "sospetto"
I carabinieri della stazione di Solarolo nella mattinata di giovedì hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato in concorso un muratore 48enne residente a Conselice, insieme ad un 34enne e un 19enne entrambi disoccupati di Massalombarda, che avevano rubato circa 400 chili di materiale ferroso per edilizia dall’interno di un cantiere di Solarolo in via San Mauro.
Il tutto è capitato intorno alle 08:30 di giovedì mattina, quando il proprietario dell'impresa edile ha ricevuto una segnalazione da suoi conoscenti che transitando lungo via Molinello all’incrocio con la via San Mauro, avevano notato tre individui che si stavano affannando a caricare su un furgone “sospetto” del materiale che si trovava all’interno di un suo cantiere. L’imprenditore che già nei giorni scorsi aveva subito altri furti di materiale presso lo stesso cantiere, ha subito segnalato ai carabinieri la presenza dei ladri in azione.
La tempestività di quella segnalazione ha consentito ad un equipaggio della stazione carabinieri di Castel Bbolognese che si trovava in servizio perlustrativo lungo via Lughese, di effettuare una veloce inversione di marcia per raggiungere un furgone corrispondente alla descrizione che i due carabinieri ricordavano di aver incrociato poco prima. L’intuizione dei militari dell’arma ha avuto riscontro dopo pochi minuti infatti riuscivano a rintracciare quel veicolo che nel frattempo aveva fatto ingresso nel cortile di una ditta per il recupero del materiale ferroso. Nell’occasione sono stati identificati tre soggetti che stavano scaricando dal loro furgone circa 15 “gabbie” di ferro per cemento armato del peso complessivo di circa 4 quintali, evidentemente con l’intenzione di venderlo come ferro “vecchio”.
I tre, fra l’altro tutti noti alle forze dell’ordine poiché già coinvolti in vicende di polizia inerenti i reati contro il patrimonio, spiegavano che avevano “raccolto” quel materiale sul ciglio di una strada ritenendo che fosse stato lì abbandonato. naturalmente la loro versione dei fatti è stata smentita dalle testimonianze dei testimoni oculari e soprattutto il riconoscimento della refurtiva da parte del proprietario. Visto il brevissimo tempo trascorso dalla segnalazione del furto al rintraccio da parte dei carabinieri, i tre complici sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato in concorso e il giudice Filippo Ricci ha convalidato il provvedimento precautelare. in attesa del processo per direttissima disposto per i prossimi giorni. I tre sono stati rimessi in libertà.
