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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Pinoli a ruba come l'oro: due romene arrestate all'uscita del supermercato

Il furto di pinoli scoperto a Faenza non è un fatto così bizzarro: infatti negli ultimi tempi si sono susseguite sul territorio nazionale notizie di stampa e nelle cronache che riguardano furti di frutta secca e spezie

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Faenza hanno arrestato giovedì pomeriggio per “furto aggravato in concorso” due romene, rispettivamente di 27 e 29 anni, entrambe domiciliate a Roma, sorprese all’uscita del supermercato “Conad City” di Corso Garibaldi con le borse piene di refurtiva. Le due avevano insospettito il personale del punto vendita in quanto avevano riempito il carrello di confezioni di pinoli secchi.

Praticamente avevano “ripulito” lo scaffale contenente circa un centinaio di bustine, dopodichè inspiegabilmente si erano presentate alle cassa senza carrello, esibendo per il pagamento soltanto una bottiglia d’acqua. Il direttore, verificato che lo scaffale dove originariamente erano esposte le bustine di pinoli era completamente vuoto prima che le due guadagnassero l’uscita, è riuscito a trattenerle così da dare il tempo ad una dipendente di telefonare al 112 per chiedere l’intervento di una pattuglia.

I militari dell’Arma hanno perquisito le borse delle due donne trovandole ricolme di confezioni di pinoli: hanno trovato ben 80 bustine del valore complessivo di circa 500 euro. Il giudice Corrado Schiaretti (pm Isabella Cavallari) ha condannato entrambe le romene: alla 29enne ha inflitto la pena di sei mesi di reclusione e 200 euro di multa, invece per l'altra otto mesi e 300 euro. Le due avevano la “fedina” già macchiata da altri arresti per furti commessi nei centri commerciali di Roma e di Latina, dove si erano appropriate di abbigliamento del valore di migliaia di euro.

Il furto di pinoli scoperto a Faenza non è un fatto così bizzarro: infatti negli ultimi tempi si sono susseguite sul territorio nazionale notizie di stampa e nelle cronache che riguardano furti di frutta secca e spezie, ma soprattutto di pinoli che nei supermercati hanno un costo che si aggira intorno ai 100 euro al chilo e che pare siano diventati una merce rara e preziosa.

Addirittura, visto che la preziosa frutta secca è diventata così “ricercata”, in alcuni supermercati sulle confezioni sono stati applicati i dispositivi antitaccheggio, al pari di alimenti più blasonati come champagne, caviale o vini pregiati, infatti, dietro questi furti potrebbe nascondersi un mercato nero dove i pinoli vengono rivenduti a commercianti senza scrupoli che li acquistano fuori fattura a metà prezzo. Ma, e non è solo un’ipotesi, si può parlare di vere e proprie organizzazioni criminali che rubano, su commissione, frutta secca a tonnellate dai grossisti, per poi immetterle nel “giro” del mercato nero.

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