"Ridurre gli sprechi e salvaguardare l'ambiente": celebrata la giornata per la Custodia del Creato

E’ stata celebrata martedì la decima giornata per la Custodia del Creato nella Parrocchia di S. Maria in Felisio a Solarolo. La giornata, indetta, dalla Archidiocesi di Ravenna e Cervia ,dalla Diocesi di Faenza e Modigliana, dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ravenna e dalla Federazione provinciale Coldiretti, con la partecipazione delle chiese Ortodosse, ha avuto come tema “Un umano rinnovato per abitare la terra”.

Il tema della Custodia del Creato, promosso dalla Conferenza Episcopale per sollecitare ‘credenti e non credenti a ad offrire il proprio contributo al fine di superare la crisi ecologica che l’umanità sta vivendo” e quindi per “riaffermare l’importanza dell’ambiente nella fede, con tutte le implicazioni etiche e sociali conseguenti”, è fortemente condiviso dalle diverse confessioni. Il rito ecumenico è stato officiato da Monsignor Mario Toso, Vescovo della  Diocesi di Faenza –Modigliana. Sono intervenuti alla cerimonia il Prefetto di Ravenna Francesco Russo e tutte le autorità militari, civili e religiose, nonché le principali cariche Lions e Rotary della provincia. 

Lo stesso messaggio è stato ripreso da Sua Santità  Papa Francesco che nell’enciclica “Laudato Sì”, ispirata al cantico di San Francesco d’Assisi, invita ogni persona che abita questo pianeta, la nostra “casa comune”, a proteggerla e a preservarla. Sono intervenuti il comandante Provinciale del Corpo Forestale di Ravenna, Giovanni Naccarato, che ha rivolto un indirizzo di saluto a tutti i presenti ed ha esposto e affrontato i temi dell’ambiente e della necessità di assicurarne la salvaguardia per le generazioni future. In linea con il tema della giornata, sono stati rivolti messaggi indirizzati a tutta la cittadinanza sull’importanza, da parte di ogni singolo, di mantenere un comportamento civico e rispettoso dell’ambiente per quanto riguarda la riduzione degli sprechi, la necessità del riutilizzo e del risparmio. E’ stato trattato poi il tema della sicurezza agroalimentare, che riveste una priorità per il nostro Paese che presenta una grande varietà e tipicità di prodotti che nessun altro paese può vantare. E pertanto l’impulso a imitarli è spesso molto alto. Il Corpo Forestale quindi è impegnato su tutti i fronti nella difesa del patrimonio  agroforestale e agroalimentare italiano, nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e nel controllo del territorio oltre che nell’attività di educazione ambientale e del rispetto della legalità nelle scuole di ogni grado.

“La custodia del creato – è poi intervenuto concludendo la cerimonia il presidente provinciale Coldiretti, Massimiliano Pederzoli – vede in prima linea gli agricoltori, coloro che sono i primi a raccogliere i frutti della terra, ma anche a rivestire, al contempo, il ruolo di sentinelle dell’intero territorio. Gli agricoltori hanno occhi vigili e braccia forti, ‘strumenti’ che non esitano a mettere a servizio dell’ambiente e delle nostre comunità con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio verde che ci circonda, ma anche di tutelarlo e salvaguardarlo. Non a caso la denuncia nei confronti di chi viola l’armonia stessa del creato spesso parte da chi ha fatto della valorizzazione della terra e dei suoi frutti il proprio lavoro, come gli agricoltori appunto”. Da qui il richiamo alla “interconnessione tra rispetto dell’ambiente, agricoltura, turismo e benessere sociale”, quell’unità di intenti della quale Coldiretti si è fatta portavoce all’interno di Expo 2015, richiamando con eventi, dibattiti e manifestazioni l’attenzione sullo stretto legame esistente tra alimentazione, sviluppo sostenibile, salvaguardia di biodiversità ed eccellenze ambientali e agricole”. E proprio le eccellenze del territorio prodotte dagli agricoltori locali hanno chiuso in bellezza la Giornata del Creato: i produttori aderenti a Campagna Amica, la Fondazione Coldiretti che promuove l'agricoltura a km zero e il suo ruolo di custode dell’ambiente, delle tradizioni e della sicurezza alimentare, sono stati infatti protagonisti di un'offerta dei doni della terra – dal vino delle nostre colline, alla piadina fatta in casa, fino ai salumi - a tutti i partecipanti.