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Cronaca

Ravenna festeggia il centenario della nascita di Giuseppe Dossetti: le iniziative

In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, l’Amministrazione ricorda la sua figura di partigiano, costituente e monaco con una serie di iniziative in programma per sabato prossimo

In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, l’Amministrazione ricorda la sua figura di partigiano, costituente e monaco con una serie di iniziative in programma per sabato prossimo. Il primo appuntamento, alle 10 del mattino, al Teatro Rasi verrà proiettato per le classi IV e V degli Istituti Superiori del film-documentario “Quanto resta della notte?” di Lorenzo Stanzani. Seguirà, alle 12, la cerimonia di intitolazione a Giuseppe Dossetti di un tratto di via Albona (traversa di via Trieste dove ha sede la Pansac) alla presenza dell’assessore ai servizi demografici Massimo Cameliani.

Le iniziative pomeridiane si spostano nella Sala “Corelli” del Teatro Alighieri dove, alle 15, è in programma un convegno di studi. Dopo l’intervento del sindaco Fabrizio Matteucci, tre relatori si alterneranno per mettere in luce le tre peculiarità della figura di Dossetti: Pierluigi Castagnetti, Presidente Fondazione Persona, Comunità, Democrazia parlerà del suo essere antifascista, Valerio Onida, Presidente Insmli e Scuola Superiore della Magistratura tratterà del suo profilo di padre costituente, Enrico Galavotti Storico, Università di Chieti-Pescara di quello di religioso. Il coordinamento dei lavori è affidato a Livia Molducci,  presidente del Consiglio comunale; le conclusioni all’Assessore Massimo Cameliani.

"Il Comune di Ravenna – ha dichiarato la Presidente del Consiglio Comunale -  ha voluto questa giornata di ricordo e approfondimento della figura di Giuseppe Dossetti in occasione del centenario della nascita, allo scopo di promuovere la conoscenza del suo pensiero ancora così attuale in questi giorni. Giuseppe Dossetti è una figura straordinaria e fondamentale per il nostro paese sia da un punto di vista politico che religioso, essendo stato fra i protagonisti dell'Assemblea Costituente e del Concilio Vaticano II. La proiezione del filmato sulla sua vita vita ci è parsa la modalità più efficace per raggiungere le giovani generazioni che non conoscono Dossetti. Con il convegno si vuole sottolineare l'attualità e la lungimiranza del suo pensiero forgiato nel corso della sua vita tutta improntata alla difesa dei valori della democrazia, della giustizia e della pace."

L'assessore Cameliani ha spiegato la scelta di dedicare una strada a Giuseppe Dossetti nel punto in cui si trova lo stabilimento produttivo Pansac, che sta attraversando un momento di crisi aziendale ma “che potrebbe avere una soluzione positiva nei prossimi mesi”. “Vogliamo ricordare l'impegno fondamentale di Giuseppe Dossetti volto alla difesa del lavoro come valore – aggiunto Cameliani -. A lui si deve, infatti, la stesura definitiva dell'art. 1 della Costituzione – ha aggiunto - che pone il lavoro come fondamento della Repubblica Italiana quale mezzo con il quale l'uomo acquista la propria dignità”.

Biografia. Giuseppe Dossetti nasce a Genova nel 1913, nello stesso anno i genitori si trasferiscono a Cavriago, dove il padre gestisce una farmacia; qui compie i primi studi, per trasferirsi qualche anno dopo a Reggio Emilia a frequentare il liceo cittadino. Si iscrive all’Università di Modena e dopo la laurea si sposta a Milano (Università Cattolica) per perfezionarsi. Qui ha modo di conoscere il gruppo che sarà detto dei “professorini”: Lazzati, Fanfani, La Pira ecc. Rimane costantemente in contatto con la sua Reggio e con Bologna. Allo scoppio della guerra si intensificano le ricerche e gli studi per un nuovo modello di società e di Stato.

Durante la Resistenza Dossetti partecipa alla lotta armata, prima in pianura, poi in montagna. Sarà una esperienza decisiva.  Dopo il 25 aprile è chiamato a Roma, cooptato dalla Democrazia Cristiana. E’ deputato alla Costituente e alla Camera. Diventa vicesegretario della DC di De Gasperi. Sono anni di intensa lotta politica. Dossetti cerca una via politica originale: la costruzione di una democrazia “sostanziale”. Lo scontro all’interno della DC è inevitabile. Nel 1947 fonda in quindicennale Cronache Sociali che sarà un riferimento delle migliori energie del partito democristiano e fucina di tantissimi quadri politici. Nel 1951, dinanzi all’impraticabilità della sua proposta politica, si ritira dal Parlamento, dal partito e dallo stesso impegno universitario. Si trattava per lui di lavorare profondamente per un rinnovamento della Chiesa che solo avrebbe consentito una diversa qualità della politica dai parte dei cattolici. Decisivo è l’incontro con il cardinale Giacomo Lercaro.

Si dedica alla ricerca storico teologica fondando il Centro di Documentazione e dando vita alla comunità monastica La piccola famiglia dell’Annunziata a Monteveglio. Dopo una breve esperienza nel Consiglio comunale di Bologna, nel 1959 viene ordinato sacerdote. Durante il Concilio Vaticano II  è collaboratore di Lercaro e poi fatto pro-vicario  a fine Concilio. L’allontanamento di Lercaro dal soglio episcopale di Bologna  coincide con il ritiro di Dossetti nella sua comunità monastica. Vive da allora in diverse case della sua comunità, in particolare in Israele. Nei suoi ultimi anni di vita, dinanzi ai rischi gravi  per la democrazia del Paese, la sua voce si è fatta sentire in difesa della Costituzione.

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