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Cronaca

Gli autoferrotranvieri annunciano lo sciopero: "Salari non retribuiti e lavoratori precari"

Il sindacato: "Senza il decreto 148, gli effetti delle privatizzazioni sono chiari: salari non retribuiti, turni di lavoro precari e meno sicuri, carichi di lavoro sempre maggiori, norme sulla sicurezza disattese a fronte del servizio reso sempre più ridotto"

E' stato proclamato uno sciopero nazionale di quattro ore di tutti gli autoferrotranvieri per lunedì prossimo. "Quando i lavoratori scioperano, rimettendoci una giornata di lavoro in busta paga, tutti dovrebbero chiedersi il perché si sciopera, ma in Italia la consuetudine è diversa - commentano da Usb, Unione sindacale di base lavoro privato - trasporti - L'obiettivo fondamentale diventa non solo quello di attaccare i lavoratori e i sindacati che indicono lo sciopero, ma il senso e il valore dello sciopero come strumento di conflitto e di risoluzione delle controversie sui posti di lavoro, così come previsto anche dalla Costituzione italiana. In una fase di crisi acuta come l'attuale, l'arma dello sciopero è ancora una delle poche in mano ai lavoratori. Un'arma che deve essere difesa ad ogni costo, non evitando di utilizzarla come dice qualcuno ma, al contrario, incrementando l'esercizio concreto dello sciopero dove e quando serve, senza alcuna esitazione. Per riuscire a liberalizzare e privatizzare in modo selvaggio il servizio di trasporto pubblico locale, i politici “nostrani” avevano trovato un solo ostacolo: il regio decreto numero 148 del 1931. Da oggi, fermo restando una fase transitoria di un anno dalla sua approvazione, ovvero che nel prossimo contratto collettivo nazionale del lavoro si definiscano le nuove regole per quanto riguarda alcuni degli aspetti contenuti nell’abrogato decreto 148, i lavoratori autoferrotranvieri saranno lavoratori con meno tutele, meno diritti e quindi, più ricattabili proprio nel momento in cui si sta ulteriormente accelerando il processo di liberalizzazione e l’adozione dei costi standard che incideranno pesantemente sui livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro. Senza il decreto 148, gli effetti delle privatizzazioni sono chiari su tutto il territorio nazionale: salari non retribuiti, turni di lavoro precari e meno sicuri che rasentano l'illecito, carichi di lavoro sempre maggiori, norme sulla sicurezza disattese a fronte del servizio reso ai cittadini sempre più ridotto. E' solo con la determinazione dei lavoratori che possiamo fermare questi continui e pesanti attacchi". In Start Romagna sciopera il personale viaggiante, officine e biglietterie dalle 17 alle  21.

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