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Cronaca

Gli hacker si infiltrano anche a Ravenna, colpite almeno due aziende al Porto

Il virus funziona come una vera e propria estorsione: prima blocca i computer rendendo inaccessibili i file, poi chiede un riscatto

Si chiama Petya il virus informatico che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa e che è arrivato anche a Ravenna, dove ha colpito i sistemi informatici di diverse imprese del porto. Il virus funziona come una vera e propria estorsione: prima blocca i computer rendendo inaccessibili i file, poi chiede un riscatto.

La prima denuncia è arrivata martedì mattina dalla società marittima danese Moller-Maersk e nel pomeriggio sarebbero stati colpiti anche i sistemi informatici della centrare di Chernobyl. Nel ravennate sono già state colpite Sapir e un'altra azienda sempre operante nella zona porto: il virus ha causato disagi e rallentamenti.

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