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Cronaca Cervia

Referendum sul grattacielo, il Comune dice no

Dopo 90 giorni è arrivata la risposta della commissione comunale: non si può fare il referendum sul progetto di "grattacielo" di Milano Marittima, avanzato da Pentagramma

Dopo 90 giorni è arrivata la risposta della commissione comunale: non si può fare il referendum sul progetto di “grattacielo” di Milano Marittima, avanzato da Pentagramma. Lo dice in una nota il comitato che si oppone alla realizzazione del nuovo ed avveniristico edificio: “Il referendum non s’ha da fare, perché questa paura del giudizio diretto dei cittadini ? Le motivazioni addotte sono infondate, pretestuose e assolutamente non condivisibili”.

Il diniego deriva dal fatto che lo statuto del Comune di Cervia non ritiene effettuabile il referendum su “piano regolatore generale, le sue varianti e i piani attuativi”. Ma in questo caso, dice il Comitato Abbasso il Grattacielo, “è evidente che non si tratta di approvare il piano regolatore generale, sue varianti o i piani attuativi, né impegna nessuna somma del bilancio comunale, né impegna per nessun altro ente se non il Comune di Cervia ad iniziare delle trattative. Si tratta di “linee guida” come cita il titolo della delibera stessa che danno mandato al Sindaco solamente di cominciare un percorso che poi, in un secondo momento, troverà la sua adozione dopo molti passaggi tecnici e un voto di consiglio comunale. E, si spera, anche dopo aver garantito la vera “Partecipazione dei cittadini alla pianificazione” art. 8 della L.R. 20 / 2000, che è compito degli Enti Territoriali e non di Pentagramma”.

Edificio ultra-moderno a Mi.Ma, il progetto

“Noi contestiamo l'interpretazione restrittiva che la Commissione ha dato degli articoli del Regolamento comunale a cui ha fatto riferimento. Se la Commissione ha ragione, non sarebbe possibile fare un referendum neppure sul colore della facciata dell'edificio Comunale e questo sarebbe inaccettabile. Comunque questo non ci fermerà. Valuteremo l’opportunità di ricorrere in sede legale contro questa decisione incomprensibile, autoritaria e antidemocratica. E’ nostra ferma intenzione realizzare comunque una consultazione diretta con tutti i cittadini per portare avanti la nostra battaglia contro la speculazione e la cementificazione. Per il futuro di Cervia”.

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