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Cronaca

Si smonta la gru della Darsena, Matteucci: "Sarà recuperata"

"Come è normale in casi come questo, l'opinione pubblica è divisa - prosegue Matteucci -. C'è chi afferma che la struttura non ha alcun valore e che non ha senso impegnare risorse per il suo recupero

Immediata rimozione per la gru in Darsena. E' quanto ha disposto il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, in accordo con l'autorità portuale. "La sicurezza delle persone viene prima di ogni altra cosa - ha esordito il primo cittadino -. Ogni polemica su questo punto per me è incomprensibile. Del tutto diverso è il tema del  recupero di questa struttura. Il Comune ha già deciso di recuperare la gru: è scritto nel Poc e lo confermano le modalità dello smontaggio, il suo deposito nell'azienda Rosetti, che ringrazio per la disponibilità e l'accordo che abbiamo firmato con l'Autorità Portuale".

"Come è normale in casi come questo, l'opinione pubblica è divisa - prosegue Matteucci -. C'è chi afferma che la struttura non ha alcun valore e che non ha senso impegnare risorse per il suo recupero; chi, al contrario, sostiene che la gru ha un valore storico e simbolico e che quindi, dopo il suo recupero, deve tornare in Darsena. Il Comune di Ravenna percorrerà con decisione la seconda strada, coinvolgendo anche i privati che manifesteranno interesse". Lo smontaggio del trasbordatore si è concluso martedì. Le sezioni smontate, per le loro grandi dimensioni, verranno trasferite, per mezzo di veicoli adibiti al trasporto eccezionale, al cantiere Rosetti. Tale trasporto verrà effettuato nelle ore notturne, non appena disponibili le autorizzazioni necessarie per tale tipo di carico.

TERMINATO LO SMONTAGGIO DEL TRASBORDATORE IN DARSENA

Sulla questione è intervenuto il capogruppo in consiglio comunale di Lista di Ravenna, Alvaro Ancisi, che riporta la perizia tecnica dell’ingegner Stefano Salvotti. E' stato certificato, chiarisce Ancisi, 2che la struttura è “da ritenersi pericolante” e a rischio “di crollo a seguito di eventi eccezionali quali un forte vento oppure altri urti accidentali da parte di autoveicoli che sotto vi transitano”, a seguito de “il forte degrado della struttura portante”, “la labenza di alcune lamiere uso camminatoio poste a lato dei nastri”, “gli urti accidentali in parti sensibili della struttura portante che hanno provocato la rottura di almeno due nodi tra gli elementi verticali e quelli orizzontali”, “l’importante fenomeno di ossidazione che interessa praticamente l’intera struttura”, 5) “la mancanza di alcuni profili originariamente presenti”: il tutto corredato da 16 foto dimostrative".

"La perizia è stata redatta e immediatamente consegnata il primo luglio scorso - conclude Ancisi -. Con lodevole, quanto insolita, celerità, l’amministrazione comunale e l’autorità portuale sono riuscite in un solo giorno a scambiarsi il documento; ad autorizzare la “somma urgenza” dell’opera di messa in sicurezza della struttura tramite sua rimozione; a redigere e sottoscrivere un protocollo d’intenti per lo smontaggio del manufatto a carico dell’Autorità portuale e trasporto, recupero e infine ricollocazione nel medesimo sito a carico del Comune; ad ottenere dalla Capitaneria di Porto il divieto di transito nella banchina di via d’Alaggio; a dare il via al lavoro di  smontaggio, ormai pressoché concluso". 

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