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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Cervia

I cittadini firmano una petizione 'anti-movida': "Vogliamo dormire in pace"

L'estate si avvicina e c'è chi ha deciso di portarsi avanti, in vista dell'arrivo dei primi turisti e dell'inizio della 'movida': è il caso di un gruppo di proprietari di abitazioni che hanno inoltrato una petizione al Comune

L'estate si avvicina e c'è chi ha deciso di portarsi avanti, in vista dell'arrivo dei primi turisti e dell'inizio della 'movida': è il caso di un gruppo di proprietari di abitazioni dislocate a Milano Marittima nella zona corrispondente alla quindicesima, sedicesima, diciassettesima e diciottesima traversa, che hanno inoltrato una petizione al Comune di Cervia. "La nostra è una zona storicamente a vocazione residenziale - si legge nella petizione dei residenti - Da qualche anno, in forma sempre più pesante ed eccessiva, ci troviamo a dover subire quotidianamente le svariate iniziative di intrattenimento che gli esercizi commerciali (inferiori di numero rispetto alle varie tipologie abitative) adottano per i loro clienti. Ogni sera, sette giorni su sette, da una parte e dall'altra, sentiamo musiche, canti a un volume eccessivo spesso inframezzati da commenti, inviti alla partecipazione dei presenti che si risolvono in urla e schiamazzi. La quiete ne viene compromessa, tanto da generare esasperazione essendo l'autorizzazione a tali attività concessa fino alla mezzanotte. Il riposo di tutti, compresi i bambini, ne risente pesantemente. In più al mattino, di buon'ora, si muovono giustamente i mezzi pubblici preposti alle pulizie e allo smaltimento dei rifiuti".

"Vorremmo che venissero tenute presenti le nostre esigenze e che fossimo tutelati di fronte al prepotente comportamento di chi ci circonda - concludono i cittadini esasperati - Chiediamo si riveda la regolamentazione dei permessi, che venga abbassato il limite orario degli intrattenimenti e anche il numero dei decibel delle apparecchiature. In fin dei conti l'intrattenimento è riservato a un pubblico che si trova a poche decine di metri, mentre noi lo sentiamo anche a isolati di distanza. Posiamo vivere quietamente il nostro soggiorno nel rispetto delle libertà altrui? Se non è l'autorità pubblica a farsene carico, chi altri? Da ultimo una considerazione: rendere ogni zona della riviera un "immenso e diffuso luna-park", senza preservare anche zone di quiete, sarà fruttuoso anche in futuro?".

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