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Cronaca

I diesel euro 4 tornano a circolare liberamente: "Ora cerchiamo di fare meglio"

Martedì pomeriggio l’assemblea legislativa della Regione ha “liberato” definitivamente fino al 2020 i diesel Euro 4 dal blocco a circolare nelle maggiori città del territorio tra ottobre a marzo

Martedì pomeriggio l’assemblea legislativa della Regione ha “liberato” definitivamente fino al 2020 i diesel Euro 4 dal blocco a circolare nelle maggiori città del territorio tra ottobre a marzo, disposto con le ordinanze dei sindaci in ossequio, sia pure non obbligatorio, al Pair (Piano aria integrato regionale). "Sul blocco di tali veicoli, si è sollevata una forte protesta popolare, a cui Lista per Ravenna ha contribuito attivamente - commenta il capogruppo Alvaro Ancisi - Una settimana fa c’era stata in Regione una riunione coi 30 sindaci aderenti al Pair, da cui era emersa la volontà del Presidente Bonaccini di rimuovere lo stop agli Euro 4 per la stagione corrente: stop che ora è stato rimandato al 1 ottobre 2020. Scatterà in questa data su tutta la Pianura Padana, cioè anche in Lombardia, Veneto e Piemonte, così rimediando l’errore di averla anticipata di due anni solo in Emilia-Romagna, in contraddizione anche con l’intesa raggiunta in tal senso presso il Ministero dell’Ambiente. Lista per Ravenna aveva biasimato questa discrasia, che appariva inspiegabile, dato che il problema dell’inquinamento atmosferico coinvolge allo stesso modo la conca padana. Avevamo giustificato il rinvio di due anni anche “con l’esigenza che l’amministrazione pubblica accompagni misure estemporanee del genere, ritenute scarsamente efficaci anche dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, con piani volti a giustificarli e a rendersi praticabili”. Avevamo chiesto ad esempio “l’introduzione di incentivi per la sostituzione dei veicoli di meno recente produzione”, a cui la Regione ha corrisposto con un finanziamento immediato di 5 milioni, che il Governo dovrebbe raddoppiare; ma anche “interventi strutturali per rendere più utilizzabile, in alternativa ai mezzi privati, il trasporto pubblico, aumentare la frequenza e la velocizzazione delle corse, migliorare il comfort complessivo e del trasporto di pacchi ed effetti personali ingombranti, realizzare collegamenti e punti di scambio che producano tempi di percorrenza ragionevoli, introdurre forme di gratuità per facilitare l’accesso al centro cittadino in determinate fasce orarie, ecc.”: a tal riguardo incalzeremo la giunta De Pascale a mantenere al più presto l’impegno di istituire (come già a Faenza, per restare solo nella nostra provincia), “grazie a un progetto del Comune in collaborazione con l' Università di Bologna”, un servizio di bus navetta gratuito tra la periferia della città e il centro storico. Bisogna infatti considerare che sui diesel euro 4 e sugli altri mezzi più inquinanti incombono alcuni inasprimenti messi ora in campo, quali lo stop a circolare allorché per tre giorni di seguito, non più quattro, si registri uno sforamento del limite massimo di polveri sottili Pm 10 (come sta già succedendo a Padova), e il raddoppio delle domeniche ecologiche da una ad almeno due al mese".

"Le multe scattano solo con le ordinanze del sindaco, non con gli atti della Regione - prosegue il decano dell'opposizione - Serve dunque una nuova ordinanza di De Pascale, dopo che, con la n. 1619 del 9 ottobre, aveva già modificato la n. 1554 decorrente dal 1 ottobre “sulla circolazione dei veicoli diesel Euro 4 consentendone la circolazione nelle giornate e negli orari precedentemente vietati”, ma solo “nelle more delle nuove disposizioni da parte della Regione”. Si aspetta dunque l’ordinanza definitiva, fidando che stavolta De Pascale, per un quadro politico esaustivo della complessa materia, voglia confrontarsi con il consiglio comunale o almeno con la sua commissione Ambiente, riguardo a cui comunico da subito, essendone il presidente, la disponibilità a convocarla d’intesa".

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