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Cronaca

I familiari delle vittime danno voce alle donne uccise dagli uomini

I due video proiettati hanno toccato il tema degli esuli, dei familiari che restano e che devono affrontare il resto della loro vuota con il vuoto lasciato dalla donna uccisa

L'8 marzo, nella giornata internazionale della donna, l'Associazione Linea Rosa, che da oltre 27 anni opera sul territorio ravennate a supporto e sostegno di donne con i lori figli vittime di maltrattamenti e violenze, è stata ospitata nelle sale del Circolo Ravennate e dei Forestieri, dove ha potuto dare voce alle donne vittime di femminicidio attraverso i racconti dei loro familiari.

I due video proiettati hanno toccato il tema degli esuli, dei familiari che restano e che devono affrontare il resto della loro vuota con il vuoto lasciato dalla donna uccisa. Spesso "siamo portati a pensare solo ai figli", ha commentato Monica Vodarich, co-autrice del libro, insieme al fotoreporter Giampiero Correli, "Il male facile: femminicidi quotidiani", ma tanti altri sono i familiari che sopravvivono a queste tragedie: genitori, fratelli, sorelle, nonni.

L'incontro è stato arricchito dall'intervento di Fiorenza Maffei, Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Ravenna, la quale ha illustrato le modalità di intervento che la norma consente, con particolare attenzione, all'ammonimento da parte del Questore. Fondamentale è stata la collaborazione dei 5 Club Lions del territorio, Host, Dante Alighieri, Bisanzio, Romagna Padusa e Milano Marittirma 100. Le due presidenti donne, attualmente in carica, Katia Nanni e Silvia Lameri rispettivamente del Dante Alighieri e Milano Marittima 100 hanno portato il saluto iniziale a tutti i soci che hanno gremito la sala e, al termine della convention, hanno raccolto sentiti apprezzamenti per il tema trattato e la modalità scelta: diretta ed emotivamente coinvolgente.

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