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Cronaca

I flussi di voto: a Ravenna il 64% dei pentastellati delusi hanno scelto Bonaccini

L'Istituto Cattaneo ha esaminato i flussi di voto in alcuni capoluoghi della regione, tra cui Ravenna, per capire come sono variati i "gusti elettorali" degli emiiano-romagnoli nell'ultimo anno

L'Istituto Cattaneo ha esaminato i flussi di voto in alcuni capoluoghi della regione, tra cui Ravenna, per capire come sono variati i "gusti elettorali" degli emiiano-romagnoli nell'ultimo anno. Emerge che una fetta di merito nella vittoria di Stefano Bonaccini va data gli elettori del Movimento 5 Stelle, molti dei quali elettori dell'area di sinistra "di ritorno" nel loro alveo ideologico-sociale, oppure - per quelli che comunque hanno voluto mettere la 'x' sul simbolo delle 5 stelle gialle - autori di un massaggio ricorso al voto disgiunto. Ad evidenziare questa fenomeno ''migratorio'' nell'elettorato emiliano-romagnolo è uno studio dell'Istituto Cattaneo di Bologna che ha analizzato i flussi elettorali su 4 città (Forlì, Ferrara, Parma, Ravenna) dalle europee 2019 alle regionali 2020.

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Secondo l'istituto bolognese, gli elettori M5s hanno avuto un ruolo determinante nell'esito del voto. Infatti, i due favoriti alla vigilia,  Stefano Bonaccini, per il centrosinistra e Lucia Borgonzoni, per il centrodestra, hanno fatto quasi il pieno dei rispettivi elettorati, tramutando in decisive le scelte delle terze parti in gioco. In questo caso, la torta più grande di voti da poter ''rosicchiare'' era proprio quella del Movimento 5 Stelle. Secondo l'analisi, molti elettori pentastellati il 71,5% a Forli', il 64% a Ravenna, il 62,7% a Parma, il 48,1% a Ferrara, hanno optato per Bonaccini, mentre soltanto una piccola percentuale ha deciso di votare Borgonzoni. Alla luce di questi dati, sottolinea l'Istituto Cattaneo, ''l'espansione elettorale dell'area di centrosinistra guidata da Bonaccini è dovuta alla maggiore capacità di attrazione degli elettori M5s. Di fronte all'alternativa tra destra e sinistra hanno optato in modo netto per lo schieramento del presidente regionale uscente".


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Ma se gli elettori a 5 stelle hanno cambiato idea rispetto alle precedenti votazioni, lo stesso non si può dire per l'elettorato di centrodestra e centrosinistra. Entrambi le fazioni hanno perso poco o niente del loro bacino, facendo il pieno nel loro bacino di voti.  Il candidato del centro-sinistra, oltre ad attrarre l'elettorato dei 5 stelle, è stato bravo anche a ''fagocitare'' voti dalle altre liste della sinistra radicale, più che mai nella tenaglia del voto utile. Per loro la "valvola di sfogo" è stata la lista "Emilia-Romagna Coraggiosa", che si posizionava in area 'Liberi e uguali' come riferimenti valoriali.  Ed anche se assente asulla scheda elettorale, Bonacini ha massimizzato l'elettorato che guarda con simpatia Italia Viva di Matteo Renzi, inserendo candidati di quell'area politica nella sua lista civica 'Bonaccini presidente', così come, nella stessa lista, sono entrati rappresentanti che pescano nel bacino elettorale di 'Italia in Comune' di Federico Pizzarotti.

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