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Cronaca

Lugo, il dottor Magalotti lascia l'ospedale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi ha più volte rassicurato la cittadinanza lughese, anche nel corso di pubbliche assemblee che non vi sarebbe stato un "impoverimento" dell' ospedale Umberto I per via dell'accorpamento delle varie aziende locali in una Ausl unica. Ha sempre garantito che in caso di svilimento del nosocomio sarebbe stato in prima fila, con i cittadini, per evitare che ciò accadesse. Ma non risulta che tutto ciò sia mai avvenuto.

Si sa per certo che il chirurgo Cesare Magalotti è partito in direzione Urbino con molta lode e nessuna infamia. Un grande eccellenza se n'è andata tra lo sbigottimento generale. L'aria è pesante e, ad oggi, è davvero proibitivo poter parlare con qualche infermiera che lavorava a stretto gomito con il senologo. "Non sappiamo quale sia il nostro futuro- dicono alla fine come per togliersi un peso dallo stomaco- ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che si possa lavorare nel migliore dei modi. E' rimasto il "mamotone" ma come contropartita Magalotti se n'è andato. Ora siamo in attesa di novità che riguardano il nostro futuro". Nel frattempo, alla luce dei fatti, il presidente della Conferenza sanitaria territoriale di Ravenna, Claudio Casadio, attraverso un comunicato stampa e riguardo il tema Senologia di Lugo, si è affrettato a garantire la sostituzione di Cesare Magalotti. "Avevo chiesto un'unità semplice che non mi è mai stata concessa- replica Magalotti- e non ho avuto altre scelta se non quella di andarmene. Un peccato perché la squadra che avevo costruito era di grande livello e il numero delle pazienti si era via via ingigantito. Lugo era diventato un polo di interesse nazionale".

"Forse si sarebbe dovuta individuare qualche strategia più incisiva- puntualizza Gianfranci Spadoni, consigliere provinciale dell'UDC - per evitare le sue dimissioni nel tentativo di valorizzare questa importante risorsa per la sanità locale. Magalotti aveva portato ad un salto di qualità. La salute è un bene di tutti e va salvaguardata. Carradori mi è sembrata una persona molto attenta alle problematiche, Des Dorides, a mio giudizio, resta più sul vago e focalizza meno il problema sulle esigenze e sul depotenziamento di ospedali come Lugo, Ravenna e Faenza, solo per fare un esempio".

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