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Cronaca

Inaugurato l'Osservatorio sociale per anziani, stranieri, disabili e giovani in difficoltà

Obiettivo primario di questo nuovo progetto è quindi promuovere il benessere e attivare contesti comunitari per realizzare azioni di qualificazione e integrazione delle reti già presenti sul territorio

È stato inaugurato giovedì mattina il nuovo Osservatorio Sociale Auser di Via Eraclea. Dopo le positive esperienze in Via Sant'Alberto e Via Butrinto, Auser Ravenna si mette in gioco anche nel quartiere Darsena, in collaborazione con il Comune di Ravenna e con Acer, per contribuire a migliorare la vivibilità della città, coinvolgendo anche il Servizio Sociale Associato, le associazioni di volontariato del territorio che operano nella zona, la cooperativa Villaggio Globale, che ha già esperienza in progetti di questo tipo, il Centro di Aggregazione giovanile Quake e il Centro Sociale La Quercia.

Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti Mirella Rossi, Presidente di Auser Ravenna, Emanuela Giangandi, Presidente di Acer e Valentina Morigi, Assessora a bilancio, partecipazione, servizi sociali, casa, politiche giovanili e immigrazione, del Comune di Ravenna. "Oggi è una giornata importante, è la festa della donna e non a caso abbiamo scelto questo giorno per inaugurare questo luogo, che diventerà un osservatorio sociale di Auser - spiega Rossi - È una sfida importante nel lungo cammino della parità, dell'emancipazione, dei diritti e della lotta contro la discriminazione. In questo luogo Auser si pone, con grande umiltà, in una posizione di ascolto, di conoscenza del quartiere e mette a disposizione le sue capacità di fare rete tra le persone e tra istituzioni e associazioni che operano sul territorio". "Sono molto felice che Auser abbia scelto questi spazi per realizzare il suo osservatorio sociale - aggiunge Giangrandi - perché i principali nemici da contrastare per la qualità della vita e delle relazioni tra le persone che vivono in questi alloggi, sono la diffidenza, la paura e la solitudine, quindi la presenza Auser e dei suoi volontari sarà un aiuto prezioso per costruire e mantenere lo spirito di comunità che può migliorare la vita di tutti". "Grazie alle azioni di volontariato che Auser promuove nel territorio - conclude Morigi - la nostra comunità è più solidale e ricca. Lo spazio di Via Eraclea viene finalmente restituito alla comunità e proprio come quello di via Butrinto e via Sant'Alberto sarà un riferimento importante per le famiglie del quartiere Darsena".

Presso i locali di Via Eraclea 33 a Ravenna, messi a disposizione da Acer e di proprietà del Comune di Ravenna, saranno presenti due volontarie Auser tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 12:00 per svolgere servizio di orientamento e accompagnamento ai servizi presenti sul territorio. Questo progetto partecipato per la promozione del benessere sociale, parte dall’analisi della situazione socio-economica degli ultimi decenni. L’impoverimento delle reti sociali di riferimento, soprattutto all’interno dei contesti urbani e il decentramento dei luoghi di aggregazione informali, ha accentuato l’individualismo e conseguentemente l’isolamento e la solitudine, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. Negli ultimi anni sono aumentate le famiglie in situazione di fragilità a causa della perdita o della precarietà del lavoro, quelle che non riescono ad accudire i propri anziani, sempre più spesso colpiti da patologie legate all’avanzamento dell’età, le famiglie monogenitoriali e gli adulti in situazioni di fragilità.

Obiettivo primario di questo nuovo progetto è quindi promuovere il benessere e attivare contesti comunitari per realizzare azioni di qualificazione e integrazione delle reti già presenti sul territorio, per potere aiutare persone e famiglie economicamente e socialmente più deboli, a superare fasi critiche della propria vita, stimolandone l’autonomia e l’autosufficienza. Acer ha concesso l’utilizzo degli spazi comuni di Via Eraclea 33, perché possano essere utilizzati per progetti che sostengano le reti sociali tra gli abitanti del quartiere, favorendo iniziative tese all’integrazione delle diverse culture e al presupposto di creare le condizioni affinché la presenza di ciascuno si integri con quella significativa degli altri.

A chi si rivolge

Il progetto si rivolge ad nziani – ovvero adulti dai 65 anni in su che hanno perso il loro ruolo attivo nella società e che rischiano l’isolamento, soprattutto quando l’inattività economica o la condizione sociale sfociano in atteggiamenti depressivi, antisociali o in problematiche di natura socio-sanitaria; portatori di handicap – di cui si allunga l’età media, sempre più spesso soli o all’interno di famiglie che faticano ad occuparsi di loro; giovani in difficoltà – dalla fragilità educativa alle situazioni più gravi di disagio sociale conclamato come abusi e maltrattamenti; stranieri – particolarmente esposti al rischio di esclusione sociale, anche a causa della distanza culturale e linguistica. Auser si propone di coordinare e sviluppare, insieme agli altri soggetti coinvolti, attività di promozione e inclusione sociale a favore della popolazione adulta/anziana residente nel quartiere Darsena (area territoriale 3) del Comune di Ravenna, orientate alla promozione del benessere collettivo, al miglioramento della qualità della vita, a favorire processi di inclusione sociale, alla partecipazione alla vita sociale, al mantenimento delle attività fisiche e cognitive, rivolte alle diverse fasce della popolazione. Il Servizio Sociale Associato si occuperà di monitorare le situazioni di vita degli utenti che ha in carico e in particolare di quelli per i quali viene erogato un contributo Res-Rei-Sia, che potrebbero collaborare come condizione per il mantenimento del progetto o la cui partecipazione potrebbe essere prevista, in fase iniziale, in cambio di un piccolo contributo economico (pagamento bollette o contributo per l’affitto) da valutare ove ne sussistano le condizioni.

Le finalità del progetto

Le finalità del progetto sono: far crescere la relazione tra gli abitanti all’interno degli abituali contesti di vita, promuovendo rapporti di buon vicinato attraverso la cura degli spazi comuni e l’utilizzo degli stessi per attività che favoriscano la socializzazione; condivisione di esperienze, saperi, memorie tra adulti e bambini che possono diventare occasioni di mutuo aiuto; favorire la costruzione di rapporti intergenerazionali tra giovani e anziani per ridurre il gap tecnologico-informatico; promuovere gli interessi sociali e culturali attraverso momenti di condivisione come corsi di sartoria, cucina, cucito, riparazione biciclette, fotografia, ecc...; promozione di attività di socializzazione e supporto per l’organizzazione di iniziative nel quartiere come feste, mercatini, baratto, orti, corsi, ecc…; supporto alle famiglie in difficoltà per risolvere problematiche quotidiane attraverso patti di solidarietà tra i partecipanti, che possano favorire il mutuo aiuto (ad esempio accompagnamento per la spesa, farmaci o trasporto a visite mediche ad anziani in cambio di supporto nell’espletamento di pratiche burocratiche e compilazione di documenti per i cittadini stranieri); inclusione sociale attraverso l’osservatorio che sarà un vero e proprio punto d’ascolto e informazione rivolto a tutta la cittadinanza.

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