Hanno dato fuoco ad un'auto per riscuotere i soldi dell'assicurazione. Due persone sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri per simulazione di reato. L'episodio si è consumato nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì: era circa l'una, quando un cittadino ha segnalato al 11 che in via Viazza di sopra, in direzione San Michele, c'era un'auto avvolta dalle fiamme, tanto da non essere in grado di riferirne il colore.

La sua attenzione poi è stata catturata da due persone, un uomo ed una donna, che nelle immediate vicinanze, stavano spingendo una macchina di colore grigio modello station wagon; il segnalante non comprendendo bene le dinamiche dei fatti si è avvicinato per chiedere alla coppia se servisse aiuto e se avessero eventualmente già provveduto ad allertare i vigili del fuoco. I due hanno replicato di aver già chiamato il 115 e che stavano allontanando la macchina proprio per evitare che anche la loro macchina venisse danneggiata.

Sul posto è così intervenuta una pattuglia della Stazione Carabinieri di Godo ed una del Nucleo Operativo e Radiomobile. A seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno trovato solo la macchina in fiamme ed hanno dichiarato che nessuna chiamata fosse pervenuta da parte della coppia al 115 per segnalare l’evento, il veicolo era così malridotto che non è stato nemmeno possibile, nell’immediatezza, risalire al numero della targa.

Ssoltanto nel corso della mattinata di mercoledì è stato possibile collegare alla macchina un proprietario che è stato invitato in Caserma per raccoglierne la denuncia. Dalle prime ricostruzioni ed accertamenti è emerso che nella disponibilità della famiglia, oltre al veicolo perso nel rogo, c’era anche una macchina station wagon di colore grigio che gli stessi proprietari hanno detto essere poco utilizzata in quanto mal funzionante.

Questo dettaglio, insieme ad altre informazioni reperite durante l’escussione, ha permesso ai militari di essere più precisi ed incalzanti nelle domande per ricostruire gli spostamenti della notte. Dopo ore di quesiti e relative verifiche, volte a verificare se la macchina spostata a spinta subito dopo l’incendio e quella del denunciante potessero combaciare, il proprietario ha ammesso che l’incendio altro non era che una messa in scena per riscuotere i soldi dell’assicurazione