Mercoledì avrà luogo in Tribunale l’udienza preliminare del procedimento penale sulla destinazione ad “area di nuovo impianto per la logistica portuale” di 91 ettari di terreni agricoli situati tra Ravenna e Porto Fuori, disposta dal Piano Operativo Comunale. La vicenda ha avuto origine e si è poi notevolmente sviluppata con l’esposto di 32 cittadini attivati dal Comitato Vitalaccia Dura, più quello del consigliere comunale di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, consegnato in Procura il 18 gennaio 2013, e con quelli presentati al Corpo Forestale dal sottoscritto il 3 marzo,  il 24 marzo e l’11 giugno dello stesso anno.
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LA MATERIA DEL CONTENDERE - Sulla questione interviene Ancisi: "La materia del contendere sta nel contrasto tra i piani di cui sopra e i vincoli imposti su tali aree dalle norme urbanistico/territoriali vigenti. Per il Piano Strutturale Comunale (Psc), sono infatti zone “di più recente formazione ad alta vocazione produttiva agricola”; per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp), zone “di particolare interesse paesaggistico ambientale” (anche per la presenza di “paleodossi fluviali particolarmente pronunciati” e di “sistemi dunosi  costieri di rilevanza storico-documentale-paesistica”) e “non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi”, compresi i fanghi portuali". 

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