Scappò con il suv dopo aver investito e ucciso una donna: patteggia due anni
Il comune aveva chiesto di costituirsi parte civile, ma la richiesta formulata dall'avvocato Nicola Festa per conto del sindaco Daniele Bambi non è stata ammessa per "difetto di legittimità"
Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa) l'uomo che la notte tra il 2 e il 3 novembre dopo avere travolto e ucciso la settantaseienne Imelde Ghetti mentre attraversava via Emilia sulle strisce pedonali, era scappato per essere arrestato quattro giorni dopo dai carabinieri. La pena è stata concordata dall'avvocato difensore Gabriele Sangiorgi e il pubblico ministero, titolare dell'inchiesta, Roberto Ceroni. Il 58enne era imputato per omissione di soccorso e fuga da incidente con esito mortale.
Il giudice Rossella Materia ha revocato l'obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire tra le 22 e le 7. Il comune aveva chiesto di costituirsi parte civile, ma la richiesta formulata dall'avvocato Nicola Festa per conto del sindaco Daniele Bambi non è stata ammessa per "difetto di legittimità", dato che "non sussiste alcun diritto di un ente territoriale a non annoverare tra la propria popolazione residente soggetti che abbiano commesso reati, anche tra i più efferati".