Incrocio maledetto, la solita storia: terribile schianto poco prima dell'alba
Il pauroso incidente stradale è avvenuto nell'incrocio tra l'Adriatica e la Ravegnana a Ravenna, poco dopo le 4.45 della mattina di domenica. Un'auto ha anche preso fuoco.
E’ con tutta probabilità una mancata precedenza, ma sulle dinamiche del sinistro faranno luce i rilievi della Polizia Stradale di Ravenna, la causa di un pauroso incidente stradale con feriti che è avvenuto nell’ormai famigerato “incrocio maledetto” tra l’Adriatica e la Ravegnana a Ravenna, poco dopo le 4.45 della mattina di domenica. Fortunatamente i due feriti coinvolti nel sinistro non sarebbero in gravi condizioni, anche se uno dei due è stato trasportato al Bufalini di Cesena per accertamenti. Coinvolte nell’impatto una Hyundai, che secondo le prime indiscrezioni procedeva con direzione Rimini-Ferrara e una Lancia, che dopo il terribile impatto ha anche preso fuoco.
Fortunatamente il conducente della Lancia è riuscito ad uscire sulle proprie gambe prima che le fiamme avvolgessero l’abitacolo. L’incendio è stato spento dai Vigili del Fuoco di Ravenna, intervenuti con un mezzo e l’autobotte. Sul posto, come detto, la Polizia Stradale per i rilievi e i sanitari del 118 con 3 ambulanze e l’auto con il medico a bordo. Strada chiusa in entrambi i sensi di marcia.
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ANCISI - "Non ritorno sui contenuti della lunga battaglia condotta da Lista per Ravenna affinché l’incrocio tra la Classicana e la Ravegnana, strade statali ad alta intensità di traffico, la prima abusivamente chiamata tangenziale, fosse dotato dello svincolo con sovrappasso che la legge impone e di cui il Comune di Ravenna decise di dotarsi con il progetto approvato nel lontano 1996. Nel frattempo, le città più vicine a Ravenna, se pure più piccole e senza un porto di livello almeno nazionale, tuttavia dominate ininterrottamente dallo stesso regime politico, hanno visto sollevarsi intorno tangenziali stile freeway di Los Angeles. I ravennati hanno dovuto rassegnarsi a mantenere per la durata delle loro vite questa tangenziale da terzo mondo, nel giugno 2013. Fu allora che l’attuale sindaco annunciò, svegliatosi dal lungo sonno, che avremmo dovuto accontentarci di ridurre in sicurezza questo incrocio con una rotondina. Troncò poi, il 12 gennaio 2014, ogni discussione, peraltro mai avvenuta in consiglio comunale, sentenziando che: “Adesso si fa la 'rotondina' e basta”" dice Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna. "Si sarebbe potuto sorvolare sulle molte controindicazioni di questa scelta, sulle possibili più logiche e meno costose alternative con la revisione degli standard di regolazione dell’incrocio, perfino sull’illegittimità di una rotonda tra due strade extraurbane rispettivamente a doppia carreggiata e ad una, se la parola “adesso” avesse ricevuto almeno un po’ di rispetto. “Adesso” diventò:“Rotonda entro il 2014 all’incrocio” (titolo di stampa a tutta pagina letto il 12 agosto 2013), poi: “Io voglio che la rotonda sia realizzata entro il 2015: agirò di conseguenza”, il 22 febbraio 2014, poi “La rotonda sarà realizzata nel 2015. Presto sarò più preciso e dettagliato anche sul mantenimento di questo impegno”, un mese dopo. Siamo arrivati a fine febbraio - conclude l'esponente dell'opposizione - e non c’è traccia neppure che i lavori stiano per cominciare. Avevo già previsto, all’inizio dell’anno, dati alla mano, che la rotondina non vedrà la luce nemmeno nel 2016. Tre anni per costruire una rotondina? Un altro secolo perché Ravenna abbia una tangenziale vera? I ravennati amanti della loro città dovrebbero porsi seriamente queste domande, con tante altre, prima del 12 giugno 2016".
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