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Cronaca

Ruba un furgone e scatena il panico in autostrada: inseguimento da film, poi l'arresto

Un esperto, nonostante la giovane età, visto che, stando alla ricostruzione degli inquirenti, sarebbe riuscito ad entrare in possesso di un mezzo da 70mila euro

Non si ferma di fronte all’avvicinamento della Polizia, anzi, accelera: prima con un soffio di gas, sperando di allontanarsi senza dare nell’occhio. Poi affonda il pedale e scatta un inseguimento in piena notte lungo la A14. Solo la rapidità di manovra della Polstrada e la fortuna di essere su un’arteria poco trafficata hanno impedito che la fuga di un presunto ladro potesse diventare un pericolo per gli altri automobilisti. 

E’ stata una vera caccia all’uomo quella della notte scorsa. Erano circa le 3,30 quando, all’altezza del casello di Fano, un’auto di pattuglia ha notato la presenza di un grosso furgone da lavoro, un Iveco Daily, mentre percorreva l’autostrada direzione sud. A insospettire i poliziotti non solo il fatto che a notte fonda un mezzo da lavoro edile si trovasse in A14, ma soprattutto che al proprio interno ci fosse una sola persona: il conducente, tra l’altro anche giovanissimo. Una volta agganciato, il veicolo sospetto ha tentato di allontanarsi, evitando brusche accelerazioni. Niente da fare perché la Polizia non lo ha mai mollato. Una fase di studio trasformatasi in un inseguimento da brividi, iniziato a Senigallia. E’ stata così massima allerta per le pattuglie di tutte le Marche che hanno inseguito il fuggitivo fino ad Ancona sud, dove il furgone è stato bloccato. A quel punto il giovane si è fermato sulla corsia di sorpasso, rischiando tantissimo, per poi tentare la fuga a piedi. Tuttavia non è riuscito ad arrivare neppure al guardrail. Dopo pochi metri di corsa, è stato bloccato dagli agenti. 

Gli investigatori della Polizia Giudiziaria hanno identificato il ragazzo. Si tratta di un 25enne di Bari che poche ore prima aveva rubato quell’Iveco a Ravenna, di proprietà di una ditta di una ditta di carpenteria. Un esperto, nonostante la giovane età, visto che, stando alla ricostruzione degli inquirenti, sarebbe riuscito ad entrare in possesso di un mezzo da 70mila euro, usando una centralina elettronica capace di disinnescare qualsiasi resistenza del mezzo, compreso l’antifurto. Alla fine il veicolo commerciale, che al proprio interno aveva anche diversi arnesi da cantiere, è stato riconsegnato integro al legittimo proprietario, mentre il presunto ladro, su richiesta del pubblico ministero, è finito in carcere con l’accusa di furto aggravato. Reato del quale sabato mattina dovrà rispondere al giudice in occasione dell’udienza di convalida. 

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