A distanza di ventiquattrore un’altra bicicletta rubata è stata recuperata e restituita alla proprietaria, dalla Polizia Municipale, mentre per l’utilizzatore della stessa si è reso necessario l’arresto dopo un rocambolesco inseguimento, in pieno centro. La vicenda risale a venerdì mattina quando una signora ravennate segnalava alla Centrale Operativa della P.M. di aver notato il proprio velocipede, modello “torpado”, sottrattole qualche settimana prima, per il quale aveva sporto regolare denuncia, in sosta, chiuso, nella Piazza Garibaldi,.

Alla pattuglia, nel frattempo sopraggiunta, la stessa signora forniva anche una dettagliata descrizione dell’uomo che poco prima l’aveva parcheggiata. La persona indicata, che si trovava nelle vicinanze, alla vista delle divise, dapprima si allontanava a piedi con passo spedito dirigendosi verso viale Farini, poi iniziava a correre verso via Di Roma con direzione via Alberoni. Due agenti della vigilanza di quartiere si ponevano al suo inseguimento e, sempre tenendolo sotto controllo, lo invitavano più volte a fermarsi, l’uomo però, non sentendo ragioni, tentava di nascondersi fra le diverse scolaresche presenti e i turisti, col rischio di far cadere qualcuno.

Dopo varie peripezie, tra cui, nell’emergenza, anche l’utilizzo, da parte di uno degli agenti, della bicicletta di un passante, il quale ha, immediatamente, fornito piena collaborazione, il giovane veniva bloccato. Alla richiesta di esibire i documenti però lo stesso cercava di sottrarsi ai controlli, lanciando in aria il proprio zaino, cercando di divincolarsi tra la folla, creando anche scompiglio in una comitiva di turisti.

E’ a questo punto che il personale richiedeva l’ausilio di una pattuglia dell’ufficio polizia giudiziaria che procedeva all’arresto del giovane e lo accompagnava presso il Comando di Piazza Mameli. Protagonista dei fatti, un 24enne, di nazionalità senegalese, già noto alle forze dell’ordine che, processato, questa mattina, con rito direttissimo, per resistenza a pubblico ufficiale e incauto acquisto, è stato condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa, con obbligo di firma.