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Cronaca

Minacce e insulti all'arbitro: "Fermare la deriva violenta nei campi di calcio"

Tutto ha avuto inizio quando l'arbitro, un 18enne di origine albanese, ha espulso un giocatore del Santerno. Dagli spalti è partita una pioggia di insulti, con offese ai vertici degli arbitri presenti in tribuna

Momenti di tensione domenica mattina  durante un match di seconda categoria, che vedeva opposti i padroni di casa del Santerno e la Virtus Faenza, con insulti e gravi minacce all'arbitro in campo e ai vertici della sezione arbitrale di Ravenna presenti sugli spalti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Tutto ha avuto inizio quando l'arbitro, un 18enne di origine albanese, ha espulso un giocatore del Santerno. Dagli spalti è partita una pioggia di insulti, con offese ai vertici degli arbitri presenti in tribuna.

Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha incontrato in municipio il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Barbara Panizza. "Esprimo la mia solidarietà e la mia preoccupazione per l'episodio - afferma il sindaco -. Ogni sport ha le sue regole che vanno rispettate sia dai giocatori in campo che dalle rispettive tifoserie. È ovvio che anche un arbitro può sbagliare. A volte il tifo per la propria squadra può portare ad usare qualche espressione colorita di troppo, e questo ci sta. Ma non c'è alcuna passione sportiva che giustifica la violenza, anche verbale, nei confronti delle persone. Il mio invito è rivolto alle Autorità di Pubblica Sicurezza e alle Autorità sportive: accertare i fatti e punire gli eventuali responsabili".

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