rotate-mobile
Cronaca

L'80% delle multe non è stato incassato: la riscossione passa all'Agenzia delle Entrate

Un cambiamento radicale per far fronte alla "crisi delle multe non pagate": nel 2016 a Ravenna sono state comminate sanzioni per 10,2 milioni di euro ma, di questi, solo il 20,2% è stato riscosso

Un cambiamento radicale per far fronte alla "crisi delle multe non pagate": nel 2016 a Ravenna sono state comminate sanzioni per 10,2 milioni di euro ma, di questi, solo il 20,2% (pari a 2,1 milioni) è stato riscosso. Su 104 Comuni analizzati da Il Sole 24 Ore, Ravenna si piazza 95esima, in fondo alla classifica. E allora si cambia: dal 2018 sarà l'Agenzia delle Entrate a occuparsi della riscossione delle multe non pagate nella provincia di Ravenna, risparmiando così i 100mila euro che, nel 2017, sono stati corrisposti a una società di Padova per lo svolgimento dlelo stesso servizio. "Cifra considerevole che poteva essere evitata se tale attività, oltre al Corpo di polizia dell’ente, fosse stata affidata da subito al personale interno o a una società specializzata di natura pubblica per il recupero bonario o coattivo delle entrate - commenta il consigliere provinciale di Civici Ravenna Gianfranco Spadoni - Ora, seppure in ritardo e dopo aver corrisposto l'importo alla società padovana, si va nella direzione auspicata dell’affidamento diretto all’Agenzia delle entrate - riscossione, peraltro con costi certamente inferiori e con una più attendibile efficacia e certezza nell’incasso di tali contravvenzioni. I costi del servizio saranno sicuramente inferiori, così come emerge dal portale della prescelta Agenzia. E' il caso di dire "meglio tardi che mai"".

Analizzando il capitolo di bilancio riguardante la voce delle entrate extratributarie riferite alle sanzioni amministrative accertate nell’anno precedente, emerge come la quasi totalità sia rappresentata dalle multe rilevate con gli autovelox: una consistente cifra che a fine settembre scorso ammontava a euro 5.731.569,03. Tuttavia fra le sanzioni contestate e quelle incamerate vi è un forte divario, tant’è che solo una minima parte si può ascrivere fra le entrate effettive dell’ente, con risultati economici complessivi i molto deludenti. "Le spese per coprire i vari servizi di notifica degli atti e quelli della riscossione sono una prima voce di uscita consistente per l’ente provinciale, cui si aggiunge l’apposito fondo crediti di dubbia esigibilità che di norma rappresenta un accantonamento di tutela a chi non paga: grosso modo vale a dire una buona metà dei trasgressori - aggiunge Spadoni - In sostanza il Corpo di polizia provinciale gestisce le notifiche dei verbali riguardanti le sanzioni amministrative al Codice della strada ma, tenuto conto dell’elevato incremento delle multe accertate, il carico burocratico di atti da notificare è molto elevato, poiché si tratta di un servizio continuato che non può essere interrotto e che lo stesso Corpo di polizia provinciale non è in grado di assolvere in modo autonomo per lo spropositato numero di verbali". Da qui l'affidamento all'Agenzia delle Entrate.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'80% delle multe non è stato incassato: la riscossione passa all'Agenzia delle Entrate

RavennaToday è in caricamento