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Cronaca

L'omaggio a Tonino Spazzoli, partigiano torturato e trucidato dai nazifascisti

Nel 73esimo anniversario dell’uccisione di Tonino Spazzoli il vicesindaco Eugenio Fusignani ha reso omaggio sabato mattina alla sua figura deponendo una corona al monumento dedicatogli a Coccolia

Nel 73esimo anniversario dell’uccisione di Tonino Spazzoli il vicesindaco Eugenio Fusignani, in rappresentanza del Comune, ha reso omaggio sabato mattina alla sua figura deponendo una corona al monumento dedicatogli a Coccolia, lungo via Ravegnana. Alla cerimonia hanno preso parte i familiari di Spazzoli. Tonino, antifascista e partigiano, decorato con la medaglia d’oro al valor militare, durante la guerra di Resistenza fu arrestato una prima volta dai nazifascisti; riuscì a fuggire e a proseguire la lotta, come partigiano combattente del battaglione Corbari. Catturato una seconda volta, poco dopo l'uccisione del fratello Arturo, fu trucidato nei pressi di Coccolia il 19 agosto 1944, dopo aver subito atroci torture ed essere stato costretto ad assistere alla macabra esposizione del cadavere del fratello e degli altri principali componenti del battaglione Corbari - Adriano Casadei, Silvio Corbari e Iris Versari - in piazza Saffi a Forlì. Anche la città di Forlì ha voluto rendere omaggio a Tonino Spazzoli con una corona, deposta venerdì, quando sono state appunto commemorate in piazza Saffi le figure dei patrioti Arturo Spazzoli, Adriano Casadei, Silvio Corbari e Iris Versari, anche loro insigniti della medaglia d’oro al valor militare, catturati da nazisti e fascisti a Ca’ Cornio, nelle colline di Modigliana e successivamente uccisi, il 18 agosto 1944. I loro corpi senza vita furono appesi ai lampioni di piazza Saffi.

“Ricordare i fratelli Spazzoli e il battaglione Corbari – commenta il vicesindaco - così come ricordare tutti gli uomini e le donne, i ragazzi e le ragazze, che hanno combattuto per la libertà e la democrazia è qualcosa che va ben oltre la ritualità di un gesto. Rendiamo doverosamente omaggio a queste figure negli anniversari delle loro morti, e per l'anno prossimo lavoreremo per realizzare una iniziativa congiunta con la città di Forlì, ma dobbiamo farlo ogni giorno, raccontando la loro storia nelle scuole affinché non venga dimenticata, e con i nostri comportamenti che devono essere degni del sacrificio che queste persone hanno fatto per la libertà di tutti noi, completando il sogno risorgimentale e consegnando agli italiani una nazione unita, libera e repubblicana”.

"Quest’anno le corone di edera deposte nei luoghi che ricordano il martirio di questi eroi avranno altri due significati - spiega Stefano Ravaglia, segretario comunale Pri - Il primo di omaggio alle vittime innocenti della nuova barbarie terroristica che insanguina l’Europa, un secondo più politico che segna l’azione amministrativa del Pri nella maggioranza che governa la città: il rispetto delle regole. Far rispettare le regole della comunità a prescindere da nazionalità, colore della pelle, orientamento religioso o sessuale è l’esatto opposto del razzismo, dà il senso di una cultura che non è dominante, ma orgogliosa delle proprie origini, tradizioni, principi. Questo è l’unico modo che i Repubblicani conoscono nel fare Politica oggi, per rispondere anche a Ravenna a chi propone deliranti provvedimenti che segnerebbero maggiormente le divisioni fra le persone, antitetici con la tradizione culturale della nostra città" (con un chiaro riferimento alla proposta di Lega Nord, che venerdì ha invitato a non dare alloggi alle cooperative che affittano ai richiedenti asilo).

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