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Cronaca Lugo

L'Unione (dei Comuni) fa la forza: in arrivo 700mila euro per la Bassa Romagna

Lo annuncia la Regione Emilia-Romagna, che anche quest’anno ha scelto di sostenere con risorse economiche percorrono la strada della gestione associata dei servizi attraverso le Unioni comunali

Sono in arrivo oltre 700mila euro per l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Lo annuncia la Regione Emilia-Romagna, che anche quest’anno ha scelto di sostenere con risorse economiche percorrono la strada della gestione associata dei servizi attraverso le Unioni comunali. In totale all’Unione della Bassa Romagna spetteranno 751.721 euro. Si tratta del contributo più alto in Regione.

“Ancora una volta l’impegno messo in campo dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per l’integrazione organizzativa ha permesso di distinguerci a livello regionale - ha commentato il presidente Luca Piovaccari -. I parametri con cui vengono stanziati i trasferimenti statali e regionali infatti sono in grado di riconoscere e premiare le Unioni ‘virtuose’ e non quelle fatte solo sulla carta. Un bel risultato per la Bassa Romagna, che dimostra di essere una terra di eccellenza e di avanguardia, non solo per le imprese che vi producono ricchezza, ma anche sul fronte della pubblica amministrazione, che ha saputo innovarsi mettendo in campo in questi anni processi organizzativi molto complessi. L’anno scorso, anche grazie a questi fondi, siamo riusciti a realizzare il progetto della banda ultra larga, tanto da avere oggi il 50% delle aree produttive connesse con questa tecnologia. Quest’anno la giunta dell’Unione ha deciso di destinare una parte di questi fondi (circa 250mila euro) all’implementazione del progetto per la realizzazione dei varchi elettronici per migliorare la sicurezza dei nostri territori, mentre per le restanti risorse vogliamo continuare a confrontarci con le rappresentanze economiche e sociali, orientandoci prevalentemente sugli obiettivi che abbiamo inserito nel patto strategico per lo sviluppo in corso di discussione in queste settimane”.

Dalla sua nascita ad oggi l’Unione ha vissuto un’importante fase evolutiva arrivando a gestire 29 servizi associati. “Siamo consapevoli - conclude Piovaccari - che occorra non rimanere fermi, ma cercare di migliorarsi correggendo le criticità che ancora oggi ci sono, in particolare rispetto al sistema complessivo di governance, sia a livello tecnico, sia politico”. Ammontano a circa 15.526.000 euro i contributi destinati alle gestioni associate per il 2017, di cui 8 milioni da parte della Regione e 7,5 milioni dello Stato, destinati a 41 Unioni che avevano partecipato a un apposito bando del luglio scorso. Le erogazioni hanno premiato, in particolare, gli sforzi compiuti dai Comuni per l'allargamento e lo sviluppo delle Unioni. Al netto dei 3 milioni riservati in base alla legge e al bando alle sole Unioni montane (erogati per la maggior parte a luglio), il fondo è stato ripartito sulla base del numero e della consistenza delle funzioni gestite, della popolazione, del territorio e del numero dei Comuni dell'Unione e, inoltre, in base all'effettività
economica della gestione delle funzioni.

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