La birreria incontra il night club: "I soci potranno bere una birra godendosi uno spogliarello"

Negli ultimi giorni non si parla d'altro in città: un nuovo locale ha fatto la sua comparsa senza "dare nell'occhio", inaugurando nel silenzio più totale, ma iniziando a far parlare di sè fin dal giorno dopo l'apertura. E' il night club che ha preso il posto del Bier Haus di viale Maroncelli, lo storico pub a due passi dalla stazione ferroviaria. In città è il primo e unico locale di questo tipo, che dal martedì al sabato resta aperto dalle 22 fino alle 5 e in cui i soci possono assistere a spogliarelli e danze "artistiche" delle ragazze che lavorano nel locale.

"E' un tentativo, speriamo che funzioni - commenta Luigi Zanzi, che gestisce il locale dal 2015, da quando era ancora una semplice birreria - E' stata una scelta quasi obbligata: quando eravamo ancora "Woodstock", prima di cambiare nome in Bier Haus, ci hanno negato i tavolini all'aperto perchè i clienti facevano troppo rumore e i vicini si lamentavano, ci hanno fatto chiudere per 9 mesi durante i quali abbiamo "buttato via" 70mila euro tra affitto, bollete, licenze e spese varie a locale chiuso. Non lo mettiamo in dubbio: fuori dal pub c'era sempre molta confusione, anche io mi sarei lamentato se avessi avuto un'abitazione lì vicino; ma farci chiudere per così tanto tempo a pochi mesi dall'apertura ci è costato caro, dopo l'investimento di 90mila euro fatto per aquistarlo. Avrebbero potuto farci chiudere per 15 giorni e farci pagare una multa".

Luigi però non si è dato per vinto. "Non ci siamo arresi e abbiamo deciso di "salvare il salvabile", creando un locale che non desse fastidio ai residenti. Avremmo voluto continuare a lavorare come pub, e ci abbiamo anche provato con il Bier Haus, ma fuori dal locale continuava a esserci confusione e le "visite" dei Carabinieri erano continue. Poi ci è venuta l'idea del night club: abbiamo deciso di buttarci e fare questa nuova esperienza, in questo modo tutto si svolge all'interno e i residenti possono dormire sonni più tranquilli. Abbiamo aperto questa settimana, ma per ora è tutto ancora in sordina: dobbiamo valutare i soci che si proporranno, che per ora sono una trentina, ma non accettiamo chiunque. C'è uno statuto a cui attenersi da firmare quando si decide di diventare soci del club, una quota annuale da pagare di circa 20 euro e una quota istituzionale che si paga di serata in serata per contribuire alla manutenzione del circolo, come in tutti i club privati. Se un socio si comporta male lo buttiamo fuori. Non esiste e mai esisterà alcuna forma di sesso: si potrebbe fare, essendo un circolo privato, ma noi non lo condividiamo e il nostro statuto lo vieta esplicitamente. Le ragazze guadagneranno dai 25 ai 200 euro al giorno, in base alle serate e agli ospiti".

Dopo che la notizia dell'apertura del club ha iniziato a circolare, sui social i cittadini hanno avuto reazioni di ogni tipo. "Ecco, un bel modo per riqualificare la zona stazione!", commenta ironico un ragazzo. "Non facciamo i bigotti: spesso non si va nel night sotto casa, ma in quello del paese vicino per non farlo sapere", scrive una ragazza. "Molti non hanno capito - commenta il gestore - In tutte le città del mondo ci sono nightclub. Sono luoghi tranquillissimi, se gestiti bene. Non ci sono sotterfugi come riciclo di denaro o giri di prostituzione. Non vogliamo offendere nessuno, ognuno è libero di venire o meno. Nel club non ci sarà solo striptease, ma organizzeremo anche cene, incontri letterari, si potrà venire anche semplicemente per bere una birra. I vicini hanno reagito bene: avevano ragione a lamentarsi, ora sanno che potranno dormire in pace".