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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Conselice

La comunità islamica di Conselice condanna gli attentati firmati Isis

Con una lettera la comunità islamica di Conselice esprime la sua solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime degli ultimi attentati compiuti dall'Isis

L’associazione per l’educazione e la cultura islamica “Attadamun” di Conselice condanna gli attentati perpetrati recentemente in nome dello Stato islamico con una lettera aperta alla cittadinanza. Questo il testo integrale della lettera:

“Allah mette alla prova i Suoi fedeli. Ogni giorno ognuno di noi è sottoposto a un esame e insieme a noi lo sono le comunità. Talvolta queste prove sono difficili e i credenti sono addolorati e disorientati.
Quando il sangue degli innocenti viene versato da armati che hanno nomi e referenze all’Islam, alla Rivelazione e alla Sunna del nostro amato Profeta, al dolore per le sofferenze delle vittime, si aggiunge l'amarezza, il disappunto, la rabbia.

Oggi il mondo che ci circonda - le persone e le istituzioni, i media, gli amici e gli antagonisti - ci chiede a gran voce di prendere posizione contro quella che appare inequivocabilmente come una barbarie estranea all’Islam e a qualsiasi altra civilizzazione degna di questo nome.
Abbiamo condannato senza esitazione e senza mezzi termini l’operato del sedicente Isis e continuiamo a farlo con altrettanta decisione e chiarezza.

Come tutte le altre religioni, la fede Musulmana crede nella pace ed è contro la violenza, in modo particolare quella violenza praticata nel nome di Dio, che non ha nulla a che vedere con l'Islam e i suoi principi. Allah non tollera tale violenza e siamo certi che coloro che fanno questi atti saranno puniti e castigati, sia in questa vita che nell'altra vita. Solo Allah sa come.

La nostra preoccupazione è che i gravi avvenimenti di questi giorni, possano innescare in qualche modo una spirale di odio e di violenza nelle nostre società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di stare insieme, e lavorare per abbattere i muri creati dalla ignoranza e dalla diffidenza e aprire le porte al dialogo e alla conoscenza.

Solo tutti insieme possiamo portare avanti e diffondere la cultura della pace, della solidarietà in un quadro di civile convivenza. Il nostro pensiero dolorante è rivolto a tutte le vittime innocenti di questi attacchi terroristici, la nostra solidarietà va ai loro famigliari e a tutta la Francia”.

Sull’argomento è stata aperta anche una riflessione, nella seduta del Consiglio comunale del 26 luglio 2016:

“La situazione geopolitica mondiale che stiamo vivendo in questi mesi e in questi giorni si prefigura in tutta la sua drammaticità e parla in modo chiaro il linguaggio della guerra - ha dichiarato il sindaco Paola Pula -, amplificando inevitabilmente le sue trame attraverso i media come se veramente oggi fossimo dentro fino in fondo con tutte le sue negatività in quel villaggio globale prefigurato dal sociologo Marshall McLuhan. Al punto che dietro a una sigla terroristica può nascondersi qualsiasi cosa, ogni situazione di disagio sociale, ogni psicopatia, ogni vendetta personale. La sensazione che tutti noi viviamo non è solo di essere spettatori di teatri di guerra sui nostri confini, ma di qualcosa di più profondo che vuole demolire le basi delle nostre civiltà ed entrare dentro le nostre contraddizioni sociali e politiche in modo impietoso. È evidente che la risposta politica degli Stati non può eludere queste sensazioni e nemmeno fermarsi a stilare una lista di commemorazioni, più che giustificate”.

“L'irruzione di due uomini armati di coltello a Saint-Étienne-du-Rouvray in Normandia con la morte di padre Jacques Hamel è solo l'ultimo atto di questa serie di fatti reali che si esprimono ormai come un'escalation senza fine - continua il primo cittadino - e prefigura una strategia pazzesca che parla solo il linguaggio dell'odio, del fanatismo religioso e della guerra totale sempre più reale e sempre meno virtuale, a cui va opposto un chiaro linguaggio di pace che attraversi il disorientamento delle nostre comunità, ma anche di chi oggi ha in mano i nostri destini, il nostro futuro”.

“Dietro a questo orribile risiko internazionale non ci sono solo fenomeni psicopatici come accaduto alcuni giorni fa a Monaco di Baviera - sottolinea Paola Pula -: c'è anche un'economia di guerra che va battuta responsabilmente e con tutta la forza tecnologica e politica che le nostre democrazie sanno esprimere e che in Italia abbiamo saputo esprimere in altri tempi”.

“Questa comunità condanna nella maniera più assoluta ogni manifestazione di follia omicida, ogni forma di odio e questo terrorismo sanguinario che si alimenta delle nostre fragilità politiche che attraversano l'Europa e l'Italia e forse il mondo intero - conclude il sindaco -. I nostri valori sono più forti e più radicati tra la nostra gente delle fobie e per questo abbiamo il dovere di rispondere come nazione con ancora più decisione e determinazione per loro la difesa, che ha sullo sfondo lotte durissime e milioni di morti a cui dobbiamo ancora rispetto e chiarezza. E di questo dobbiamo andare orgogliosi. Noi non cambieremo i nostri stili di vita le nostre modalità di vivere nelle libertà democratiche di espressione politiche, di religione e di sesso”.

Nel corso della seduta di mercoledì scorso, il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha commemorato le vittime dei numerosi attentati terroristici che si sono susseguiti nelle ultime settimane in diverse aree del mondo, nel nome dell’ideologia di morte sostenuta dall’autoproclamato Stato islamico. In particolare sono stati ricordati gli attacchi nei quali hanno perso la vita nostri connazionali: Dacca (1 luglio) e Nizza (14 luglio).
Il Consiglio ha unanimemente espresso il proprio cordoglio alle famiglie e alle comunità colpite dalla ferocia terroristica.
 

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